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Cara Mineo – Giuseppe Verzera, Procuratore di Caltagirone “Il CARA è un affare di Stato”


Giuseppe Verzera il  Procuratore di Caltagirone, a effetto giorno su radio 24, afferma che “in questo momento gli ospiti del centro di accoglienza sono 3700, numero praticamente pari agli abitanti di Mineo. Per cui ci sono due città che sostanzialmente esistono sullo stesso territorio”. A pochi giorni dall’ennesimo caso di cronaca, con lo stupro di gruppo di una ragazza nigeriana da parte dei connazionali, a Effetto Giorno, su Radio 24 parla il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera che prosegue: “È ingestibile una situazione del genere, ingestibile con 3700 profughi che la mattina escono e il pomeriggio rientrano, che fanno parte di etnie diverse e molto spesso contrapposte. Ogni giorno succede qualche cosa, come è avvenuto la settimana scorsa con quel gravissimo stupro di un cittadina nigeriana da parte di 4 connazionali”. Il procuratore sottolinea anche che l’emergenza che non rimane all’interno del Cara: “Le forze di polizia sono assorbite nelle attività di ordine pubblico all’interno della struttura, il che significa che il territorio è interamente scoperto e ha visto un’escalation di delitti non indifferente. Al di là dell’ordine pubblico normale, ogni giorno succede qualcosa: ci sono arrestati, risse, maltrattamenti, c’è gente che tenta il suicidio, quindi ci sono continui interventi delle forze dell’ordine”. Siamo in tre persone a gestire questa situazione, siamo in fortissima emergenza. C’è un contingente dell’esercito ma non basta.  “Siamo in tre persone a gestire questa situazione, siamo in fortissima emergenza e l’ho segnalato moltissime volte nelle sedi istituzionali”. Così il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera a Effetto giorno di Simone Spetia su Radio 24 che, nell’evidenziare i problemi del Cara di Mineo sottolinea: “Non è possibile che questo territorio debba sopportare tutti questi immigrati che sono da distribuire non solo sul territorio italiano ma anche  europeo. Io queste cose le ho dette tante volte in tutte le sedi istituzionali, alla Commissione Antimafia, alla Commissione libertà civili e immigrazione e anche a quella Bilancio e Libertà civili del Parlamento Europeo. Detto e segnalato e anche con toni molto aspri. Cosi è impossibile gestire la situazione, quello che è accaduto 30 agosto 2015, quando una coppia di anziani a Palagonia fu uccisa da richiedenti asilo ospitati dal centro, e quello che è accaduto settimana scorsa sono fenomeni che quasi si ripetono continuamente anche se non sempre se ne ha notizia”. A Simone Spetia che chiede se il lavoro della procura sia quasi completamente assorbito dal Cara, il procuratore Verzera risponde su Radio 24: “Il lavoro assorbito, l’organico è sostanzialmente lo stesso anzi io su quattro sostituti ne ho soltanto due perché altri due sono stati trasferiti”. Alla domanda sull’utilità di un intervento dell’esercito il procuratore sottolinea ai microfoni di Radio 24: “C’è un contingente dell’esercito ma non basta per il controllo di 3700 persone. Tra queste sicuramente ci sono quelle pulite ma non sono tutte così, molte volte ci sono persone che delinquono. Il CARA è un affare di Stato” .

Com. Stam.

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