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Centri per l’impiego Sicilia, verso la riforma Caruso

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«Con garanzia giovani nuovo percorso di politiche attive»
Il presidente dell’Ordine Truglio: «Fondamentale per le aziende il nostro dialogo con le istituzioni»

«A partire da novembre i funzionari dei Centri regionali per l’Impiego usciranno dai loro uffici per recarsi direttamente sul territorio a spiegare come continua il programma Garanzia Giovani e come attuare le misure di auto-impresa». Sarà questo, secondo l’assessore regionale al Lavoro Bruno Caruso, «il momento “clou” della riforma dei CPI avviata dalla Regione Siciliana. Un cambiamento soprattutto culturale, che punta a semplificare le prassi» ha affermato durante il convegno sul Jobs Act organizzato dall’Ordine dei Commercialisti di Catania (Odcec), presieduto da Sebastiano Truglio.
«Su questo fronte Garanzia Giovani è stato il grimaldello – ha continuato Caruso – abbiamo allargato la platea dell’occupabilità; il dato più aggiornato sui tirocini è 46mila, probabilmente destinato a salire». Rivolgendosi poi direttamente alla platea dei commercialisti, l’assessore ha espressamente chiesto loro «contributi e input professionali», e un impegno a promuovere nell’Isola la «cultura dell’impresa» con l’attività di consulenza aziendale.
Il riscontro positivo dei professionisti è stato immediato, attraverso un confronto su tematiche tecniche – tra cui il rapporto tra le Direzioni territoriali del Lavoro e la nuova Agenzia Ispettiva – nel quale sono stati coinvolti anche rappresentanti del ministero del Lavoro: Danilo Papa, direttore generale dell’Attività ispettiva, e Temistocle Bussino, componente del Centro Studi della stessa Attività. Anche il mondo accademico è stato invitato al dialogo con la presenza del docente ordinario di Diritto del Lavoro all’Università di Catania Antonio Lo Faro.
«A pochi giorni dall’approvazione degli ultimi decreti del Jobs Act – ha affermato il presidente dell’Odcec Truglio – il nostro Ordine ha voluto, con questo convegno, garantire ai colleghi un aggiornamento puntuale e tempestivo, e soprattutto diretto con i funzionari del ministero del Lavoro. È proprio questo rapporto diretto con le istituzioni che sottolinea il valore della nostra professione – ha continuato – I commercialisti, per natura, sono l’anello di congiunzione tra lavoratori e datori di lavoro, e tra aziende ed enti di riferimento. Conosciamo a fondo le problematiche e le opportunità di questo settore, dunque le nostre competenze rendono un servizio indispensabile alla società». La volontà di proporsi come primi interlocutori delle istituzioni è forte anche a livello regionale e nazionale, come ha sottolineato il tesoriere del Consiglio nazionale di categoria Roberto Cunsolo.
Entrando nel merito del Jobs Act, il consigliere dell’Odcec etneo Marcello Murabito, delegato all’Area Lavoro, ha sottolineato «la necessità di investimenti pubblici e un congruo stimolo a quelli privati. La riforma del lavoro infatti non è adatta a sostenere da sola il rilancio della nostra economia». Significativi gli ultimi dati Istat illustrati dallo stesso Murabito: «Nei primi otto mesi dell’anno l’incremento degli occupati ha superato le 200mila unità, il tasso di disoccupazione è sceso anche ad agosto (11,9%). Non diminuisce invece la disoccupazione giovanile in Sicilia, che arriva al 40%, a fronte del dato medio del 23% che resta comunque quasi il doppio del dato nazionale».
Hanno coordinato i lavori il presidente della Commissione Area Lavoro dell’Ordine catanese Lorena Raspanti, e il consigliere dell’Ordine di Barcellona P.G. Salvatore Stifanelli. «La parola chiave è semplificazione – ha detto la Raspanti – è la prerogativa fondamentale per conquistare la certezza del diritto, anche in un campo complesso come quello lavoro, dove la normativa subisce continue trasformazioni».
Presenti anche il neo direttore della Direzione Territoriale Lavoro di Catania Domenico Amich, e il suo predecessore Fausto Piazza.
Com. Stam.

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