Salute

Colesterolo e alto rischio cardiovascolare: la strada vincente è una terapia personalizzata

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Specialisti a confronto il 9 e 10 febbraio a Catania in occasione del corso organizzato da Sanofil: x.it – Website: www.pre

Catania, 10 febbraio 2018 – Quando parliamo di colesterolo “cattivo” (il colesterolo LDL) parliamo di uno dei principali nemici del nostro cuore. Il colesterolo LDL, infatti, è la causa principale delle malattie cardiovascolari su base aterosclerotica, come sancito dalla Società Europea di Aterosclerosi.

E’ stato proprio questo l’argomento al centro del corso organizzato a Catania da Sanofi il 9 e 10 febbraio presso il centro conferenze dell’Hotel Four Points by Sheraton in via Antonello da Messina 45 ad Aci Castello.

“Il paziente ipercolesterolemico e a rischio cardiovascolare alto e molto alto è una persona che il più delle volte è reduce da un evento cardiovascolare, anche grave. Spesso presenta patologie diverse e deve  assumere più terapie insieme. La gestione di queste terapie può essere complessa, fonte di insuccessi e, talvolta, di frustrazione. Per questo è importante identificare il paziente con attenzione così da scegliere la terapia per lui più corretta. L’innovazione ci dà un grande aiuto ma è fondamentale farsi guidare nelle scelte dalla valutazione clinica e dai criteri stabiliti dagli enti regolatori per riconoscere i pazienti più appropriati per una determinata terapia. Questi due giorni saranno un’utile occasione di confronto con tanti colleghi del nostro territorio, per discutere di una migliore terapia su misura di un paziente particolarmente fragile e con un elevato rischio di una prognosi negativa” commentato Michele Massimo Gulizia, Direttore UOC Cardiologia Ospedale Garibaldi-Nesima di Catania e co-chairman del corso.


“La malattia coronarica precoce è la principale causa di morbilità e mortalità nei pazienti affetti da Ipercolesterolemia Familiare eterozigote. Infatti questi pazienti hanno un rischio 13 volte superiore di andare incontro ad un evento cardiovascolare precoce rispetto alla popolazione generale in quanto esposti già dai primi anni di vita a livelli molto elevati di colesterolo LDL. Nonostante l’attenzione per questa patologia sia cresciuta negli ultimi anni, ancora oggi resta in Italia estremamente sottodiagnosticata e spesso il paziente arriva alla nostra attenzione dopo aver già avuto l’evento. Questo è legato al fatto che la patologia non presenta sintomi specifici. Ma è possibile  individuarla precocemente e prevenire gli eventi  controllando i livelli di colesterolo LDL. Il paziente affetto da Ipercolesterolemia familiare eterozigote necessita quindi di un’importante e immediata riduzione dei livelli di colesterolo LDL da mantenere nel tempo. E’ di grande interesse la recente scoperta di nuove terapie, già disponibili per i pazienti, come gli inibitori di PCSK9, che consentono di raggiungere riduzioni importanti dei livelli di colesterolo LDL e di mantenerle nel tempo e rappresentano per i pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare eterozigote  l’opportunità di raggiungere i target raccomandati qualora non bastasse il trattamento con statine ed ezetimibe”,
ha dichiarato Maurizio Averna, professore ordinario di medicina interna dell’Università di Palermo, co-chairman del corso.

 

“Nonostante le migliori terapie disponibili, le persone con un precedente episodio di attacco cardiaco convivono con un rischio più elevato di subire un altro evento o di morire, e il rischio aumenta progressivamente se il paziente ha avuto già più eventi cardiovascolari. Da qui l’importanza di controllare quanto più possibile i fattori di rischio, gestire un follow-up stringente e trasmettere al paziente l’importanza di una gestione corretta della terapia, dopo la dimissione dall’ospedale. In questi due giorni abbiamo ribadito questi concetti e focalizzato l’attenzione sull’importanza di una gestione condivisa del paziente. Da questo punto di vista i nuovi farmaci PCSK-9 inibitori, tra i quali alirocumab, rappresentano una terapia innovativa per consentire ai pazienti in prevenzione secondaria dopo un infarto miocardico di raggiungere il target di LDL – colesterolo di < 70/<50 mg%”, ha aggiunto Salvatore Novo, Direttore della Cattedra e Scuola di Specializzazione di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Università di Palermo e della UOC di Cardiologia e Riabilitazione Cardiovascolare dell’AOU Policlinico Giaccone di Palermo, co-chairman del corso.

Nei due giorni si è parlato in modo approfondito anche dell’opportunità terapeutica offerta dalla nuova classe di anticorpi monoclonali inibitori della PCSK9 disponibili da alcuni mesi anche in Italia: una potenziale risposta al bisogno insoddisfatto di trattamento per pazienti a rischio cardiovascolare alto o molto alto, con ipercolesterolemia familiare eterozigote, ipercolesterolemia non familiare e ipercolesterolemici intolleranti alle statine che non raggiungono i livelli di colesterolo LDL raccomandati, nonostante la massima dose di statine tollerata, con o senza altre terapie ipolipemizzanti.

Disponibile da marzo 2017 in classe A, Alirocumab è l’unico inibitore della PCSK9 a disporre di due dosaggi (75mg e 150mg) con due differenti livelli di efficacia che permettono di personalizzare la terapia in base alle esigenze reali del paziente1. Sviluppato da Regeneron e Sanofi, è indicato per il trattamento dell’ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista (malattia caratterizzata da elevati livelli di alcuni lipidi nel sangue – come colesterolo totale, LDL, VLDL, trigliceridi), in associazione alla massima dose tollerata di statine oppure in monoterapia in pazienti intolleranti alle statine3.

ODYSSEY – L’ampio e rigoroso programma di sviluppo clinico di fase 34,5
Nel programma ODYSSEY sono oltre 24.500 i pazienti arruolati in 17 studi clinici internazionali in più di 2.000 centri nel mondo. 8 studi del programma ODYSSEY si sono svolti anche in centri italiani.

Negli studi clinici registrativi sono stati arruolati circa 5.300 pazienti:

  • 97% a rischio CV alto e molto alto
  • 31% con diabete mellito
  • 26% con ipercolesterolemia familiare eterozigote
  • 60% in terapia con statine

Gli studi dimostrano l’elevata efficacia di Alirocumab nel ridurre i livelli di LDL-C in tutte le popolazioni studiate:

  • riduzione dei livelli di LDL-C fino al 61% rispetto al basale, quando aggiunto a una terapia con statine alla dose massima tollerata ± altre terapie ipolipemizzanti;
  • riduzione del 45% del colesterolo LDL rispetto al basale, in pazienti intolleranti alle statine.
  • circa l’80% dei pazienti trattati con Alirocumab raggiunge il target di LDL-C già con il dosaggio di 75mg

Inoltre, in un un’analisi post hoc dello studio ODYSSEY LONG-TERM Alirocumab ha evidenziato una riduzione degli eventi avversi cardiovascolari maggiori6. Tale risultato è in attesa di essere confermato su una casistica di oltre 18000 pazienti arruolati nello studio  ODYSSEY OUTCOMES che valuta gli effetti di Alirocumab sull’incidenza degli eventi cardiovascolari maggiori in pazienti con recente episodio di sindrome coronarica acuta (arruolamento nell’intervallo 4-52  settimane dall’evento) 7. I risultati dello studio saranno presentati a Orlando al congresso dell’American College of Medicine dal 10 al 12 marzo prossimo.

APPRISE – il grande contributo clinico italiano
Il contributo della comunità scientifica italiana non si è limitato allo sviluppo del farmaco, ma si è esteso anche alla fase post-registrativa. Lo studio internazionale APPRISE ha infatti consentito l’accesso al farmaco prima della sua disponibilità, ai pazienti ad alto rischio di eventi cardiovascolari con ipercolesterolemia non controllata con le terapie ipolipemizzanti disponibili e ha documentato la efficacia, sicurezza e tollerabilità di Alirocumab nel contesto della  vita reale.

Un programma di servizi a supporto del paziente
Per favorire  l’aderenza al trattamento con Alirocumab , i pazienti già in terapia con il farmaco  possono entrare a far parte di MyPCoach, un programma di supporto al paziente (Patient Support Program),proposto da  Sanofi in collaborazione con AWP Contact Center Italia S.r.l.

Il programma, attraverso servizi personalizzati e un portale web, favorisce la comunicazione tra il paziente e il medico, garantendo un monitoraggio continuo della terapia, il coinvolgimento dei medici specialisti  e del medico di medicina generale. Il paziente riceve sms periodici che gli ricordano la somministrazione della terapia e, grazie ad un team di infermieri specializzati, informazioni utili su patologia e trattamento.

L’approfondimento di tematiche, scientificamente verificate, su colesterolo LDL alto, alimentazione, stili di vita e rischio cardiovascolare è reso inoltre possibile grazie al sito www.abbassiamoilcolesterolo.it. Sito web e pagina facebook sono un servizio utile non solo per i pazienti ipercolesterolemici, ma per tutti i cittadini interessati.


SANOFI
Sanofi supporta le persone nelle loro sfide di salute. Siamo una società biofarmaceutica globale focalizzata sulla salute umana. Preveniamo le malattie con i vaccini, forniamo trattamenti innovativi per combattere il dolore e alleviare la sofferenza. Siamo accanto ai malati rari così come ai milioni di persone con condizioni croniche.

Con oltre 100.000 persone in 100 Paesi, Sanofi trasforma l’innovazione scientifica in soluzioni di salute in tutto il mondo.

Sanofi, Empowering Life

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