Dopo l’arresto e l’assoluzione arriva il licenziamento per un Ispettore di Polizia

Dopo le accuse di un transessuale per violenza sessuale comincia il calvario giudiziario per l’Ispettore di Polizia Mauro Tavelli oggi cinquantenne. Correva l’anno 2010 quando è stato arrestato con l’ accusa di concussione e violenza sessuale, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Queste le accuse che gli erano state inflitte che lo hanno visto prima in carcere poi agli arresti domiciliari per 891 lunghissimi giorni assolto e ora è stato licenziato. E’ questo il patatrac giudiziario di cui è stato vittima l’ispettore di Polizia.
Adesso dopo che viene assolto con formula piena arriva il licenziamento deciso dal ministero imputandogli tra le motivazione i rati per i quali l’ex ispettore è stato assolto.
Gli avvocati Fabrizio Consoloni e Nicoletta Manca hanno depositato presso il Tribunale di Milano una richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione chiedendo l’indennizzo di un milione di euro.
“Nessuna somma puo’ risarcire il nostro cliente per le umiliazioni e le gravi sofferenze a cui è stato sottoposto Tavelli, alla beffa si aggiunge il danno del licenziamento costringendolo a vivere senza stipendio – queste le parole dei due legali – non capimo tale accanimento per un uomo assolto a titolo definitivo per tutti i reati perché i fatti non sussistono.”