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Emergenza casa a Palermo : Occupare non è reato. Fiaccolata di Natale di PrendoCasa contro Orlando

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Occupare casa altrui non è più reato. E’ quello che hanno creduto i senza casa interpretando una norma del ministro Renzi sulla depenalizzazione di alcuni reati come quello di occupazione di suolo per giusta causa. Una norma che ha scatenato una ondata di occupazioni abusive in tutto il Paese da Milano a Palermo, trasformandosi in una istigazione a delinquere contro il patrimonio, rendendo ancora più problematico il lavoro a carico di Polizia, carabinieri e Procure. Le chiamate al 112 e al 113 da parte di inquilini che si sono visti occupare la casa o che si sentono minacciati dagli abusivi si sono decuplicate. A seguito dell’allarme occupazione sono state anche organizzate ronde di sorveglianza tra vicini. Come i residenti di via Ammiraglio Cagni per proteggere dagli abusivi alcune villette sequestrate a un costruttore. Case che non sempre gli inquilini riescono a proteggere. L’occupazione può avvenire col metodo dello scasso o in modi più subdoli, come ad esempio chi con la scusa di visitare un appartamento entra per visitarlo e poi non ne esce più. Non manca chi, in base all’impunità del reato per “giusta causa”, specialmente nelle case popolari, ne ha fatto fonte di reddito vendendo o subaffittando l’appartamento occupato ad altri attraverso un vero e proprio racket degli alloggi. Di solito sono famiglie disagiate con persone a carico, malati al seguito, donne incinte, anziani in dialisi, bambini handicappati. Occupazioni che a mala pena gli agenti di Polizia risolvono sull’immediato per non peggiorare ulteriormente la salute degli occupanti. A essere presi di mira non solo gli appartamenti delle case popolari ma anche quelli privati dello Sperone, in via Oberdam, in via Sadat Fiera. Fenomeno sotto gli occhi di tutti e specchio di una questione abitativa irrisolta da Comuni addossando ai cittadini oneri economici e legali. Intanto, il 23 dicembre, da piazza Verdi partirà la fiaccolata di Natale per la casa “Prima i poveri”, organizzata dal Comitato di lotta per la casa 12 luglio, PrendoCasa Palermo, Unione Inquilini Palermo, il CTS Casa Cobas, Sunia. Il corteo dopo avere attraversato il centro storico si fermerà sotto Palazzo delle Aquile “Per rivendicare – dice il comitato – che il Comune abbandoni lo stile delle iniziative tampone come buono casa, affitto di locande private o, peggio, case famiglia e assistenza sociale che finiscono sempre per smembrare le famiglie già colpite dall’emergenza”. Tra le rivendicazioni degli organizzatori anche quella di un “riconoscimento della pratica dell’auto-recupero del patrimonio pubblico e privato sfitto”.

di Salvo Sbacchis

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