Formazione professionale. Figuccia: “un paradosso portare i lavoratori che protestano sul banco degli imputati”

Apprendo con stupore e sconcerto che alcuni lavoratori della Formazione Professionale, dovranno rispondere per dei presunti reati, legati all’occupazione di una strada durante una manifestazione di protesta dinnanzi l’Assessorato.

il grido di dolore di questi padri e madri di famiglia, manifestato sempre con grande civiltà, malgrado le innumerevoli rimostranze fatte nelle sedi opportune, continua a rimanere inascoltato da un Governo indifferente, reo di avere condotto un processo di smantellato del settore che, invece, andrebbe valorizzato per il bene della comunità. – Ad affermarlo è l’onorevole Vincenzo Figuccia Deputato dell’Ars -.

La mia piena solidarietà è rivolta a Costantino Guzzo responsabile regionale USB Formazione Sicilia ed ai suoi colleghi che, oltre ad avere subito un licenziamento illegittimo, in barba alle tutele previste dalla legge, dovranno rispondere in tribunale perché difendevano il loro diritto al lavoro negato. È paradossale il fatto che le vittime di un sistema, ovvero i lavoratori della Formazione Professionale che, da diversi anni invocano un intervento dei giudici, oggi, siano costretti a difendersi della giustizia, trattati alla stregua di soggettivi pericolosi per la società.

Invece di mettere i lavoratori sul banco degli imputati, – continua Figuccia – l’amministrazione impari ad ascoltare i loro bisogni, applicando le normative vigenti in modo uniforme, evitando discriminazioni di trattamento.

Non è ammissibile in un paese civile come il nostro, la cancellazione della dignità di una persona da un giorno all’altro, attraverso il mancato pagamento degli emolumenti pregressi e la palese violazione del CCNL di un comparto. – conclude il parlamentare siciliano

Com. Stam. Ric. Pubbl.