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Giocattoli pericolosi sequestrati a Palermo e in Italia, ma il problema è…

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Nei giorni scorsi i finanzieri di Palermo hanno sequestrato oltre 210 mila tra giocattoli e altri articoli pronti per essere immessi sul mercato e destinati ai bambini. Il motivo del sequestro la non conformità alla normativa vigente a tutela della salute dei bambini. Molti dei giocattoli erano privi del marchio di conformità alle normative europee o lo possedevano ma contraffatto.

A Napoli 400 mila euro di giocattoli sono stati sequestrati da funzionari dell’ufficio Dogane di Napoli 1 e militari del comando provinciale di Napoli. Per la maggior parte la merce contraffatta stivata in sette container provenienti dall’estremo oriente non rispondeva ai requisiti di sicurezza: scooter a batteria per bambini, automobiline sia a batteria che elettriche.

Anche nel Milanese sono stati effettuati controlli che hanno portato al sequestro di decine di migliaia di giocattoli pericolosi e di articoli di carnevale non sicuri: 35mila pezzi di articoli di carnevale e giocattoli non a norma (vestiti e maschere di personaggi per il carnevale e giocattoli privi dei requisiti di sicurezza stabiliti dalle direttive europee). E anche in questo caso i responsabili sono indagati per i reati di contraffazione, ricettazione, frode in commercio e per immissione sul mercato comunitario di prodotti pericolosi.

Quello dei giocattoli pericolosi e non rispettosi delle norme di sicurezza pare essere un mercato i espansione e che ha raggiunto dimensioni preoccupanti. E che comporta seri rischi  per la salute dei bambini. Non solo in Italia, ma in tutta Europa. Pochi giorni fa, il 13 febbraio, l’Agenzia europea dei prodotti chimici (European chemical agency, Echa ha pubblicato un rapporto contenente le indagini condotte su 5.600 articoli in vendita nei 28 paesi membri dell’Unione Europea (non solo prodotti destinati ai bambini per giocare ma, più in generale, oggetti di uso quotidiano). Il risultato è spaventoso: il 20 per cento dei giocattoli in vendita nell’Unione europea contiene sostanze o materiali proibiti dai regolamenti comunitari. In molti campioni sono stati trovate sostanze nocive come  amianto, mercurio o piombo.

Nel 20 per cento dei giocattoli analizzati è stata riscontrata la presenza di ftalati (famiglia di sostanze chimiche organiche utilizzata per rendere più morbide le materie plastiche) una sostanza il cui “divieto di uso nei giocattoli è in vigore ormai da parecchi anni” in quanto interferenti endocrine (ovvero potenzialmente in grado di perturbare lo sviluppo neurologico, il metabolismo e la fertilità). Pericolosi per tutti ma soprattutto se gli individui esposti sono dei bambini. Eppure in un giocattolo sui cinque i ricercatori hanno trovato ftalati come il DEHP, il Dibutilftalato (DBP) o il Benzilbutilftalato (BBP).

Ma non basta. Il 13,3 per cento dei 467 articoli in cuoio conteneva cromo esavalente, sostanza altamente cancerogena. E per il 40 per cento dei prodotti non era neanche possibile risalire all’origine. Il 20% dei prodotti ispezionati era piazzato sul mercato via Internet. “Il tasso di non conformità era molto alto per quei prodotti che non contenevano un marchio dell’origine nella loro etichetta o dove l’origine non potrebbe essere trovata fuori altrimenti (39%)”.

“La maggior parte dei prodotti ispezionati sono stati importati dalla Cina. Il tasso di non conformità per quelli i prodotti (17%) è superiore a quello dei prodotti originari dell’area UE/SEE”. Ma anche in questo caso non si può certo dormire sugli allori: “Sebbene la non conformità rilevata per i prodotti fabbricati nel SEE /UE sia inferiore, può essere considerato come significativamente alta (10%)”. I ricercatori hanno avviato azioni legali per 858 prodotti non conformi.

Ciò che preoccupa di più però è la “non conformità media per gli ftalati limitata nei giocattoli e negli articoli di puericultura per le due voci dell’allegato XVII”, “un punto di interesse speciale tenendo conto del fatto che il gruppo target di quei prodotti sono bambini e neonati”.

Bambini e neonati della cui salute a molti imprenditori senza scrupoli non sembra importare molto. Come confermano le dimensioni dei sequestri dei giorni scorsi da parte delle autorità italiane. Decine di migliaia di giocattoli che senza l’intervento delle Forze dell’Ordine sarebbero quasi certamente finiti nelle mani di bambini.

C.Alessandro Mauceri

 

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