Il Co.S.P a Palermo visita gli istituti penitenziari, carceri sotto organico. Mastrulli: “il Ministro Orlando non isoli la Sicilia ”

Sono state quattro le tappe del Co.S.P (Coordinamento sindacale penitenziario) che in questi giorni dopo l’assemblea dei vertici sindacali svoltasi a Palermo ha incontrato le autorità regionali e territoriali del settore penitenziario. La ricognizione effettuata negli istituti di pena siciliani hanno confermato le condizioni di estremo disagio in cui opera il personale addetto alla sicurezza nelle carceri. Critica la situazione denunciata dall’organizzazione sindacale nel carcere dell’Ucciardone di Palermo nel quale numerose sono le criticità emerse a causa della cronica carenza di personale. Sotto organico gli agenti di polizia penitenziaria rispetto alla popolazione carceraria composta da circa 300/350 detenuti contro 300 agenti, un terzo dei quali destinato a mansioni speciali e allo svolgimento di attività non operative, con turni massacranti che vanno spesso ben oltre l’orario di lavoro e straordinari non pagati a causa della scarsezza di fondi. Il Sindacato Cosp denuncia l’insufficiente vigilanza nei reparti garantita da un solo agente. Il quadro complessivo non muta presso il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria nel capoluogo siciliano e in particolare nel nuovo complesso detentivo che ospita il carcere Pagliarelli con 1300 detenuti. Nell’istituto penitenziario all’appello mancano circa cento agenti. “Maggiori risorse per un servizio di sicurezza e tutela è quanto chiede il segretario generale nazionale Domenico Mastrulli che ha incontrato i lavoratori del carcere minorile Malaspina con 30 detenuti e 40 agenti. Anche in questo caso si riscontra la mancanza di 15 unità per lo svolgimento di attività nell’area educativa, pedagogica e di direzione. Secondo il Cosp il sistema penitenziario siciliano necessita di almeno 1000 nuove unità tra agenti e graduati sovrintendenti destinati al settore minorile. “Il ministro – ha aggiunto Mastrulli – non isoli la Sicilia più di quanto la terra ferma isoli i popoli”.

Com. Stam. Ric. Pubbl.