Breve

Il Coraggio di Cambiare : La nostra ricetta per salvare l’ Amat


Siamo fortemente convinti che l’ amministrazione comunale debba proseguire il suo percorso iniziato qualche mese fa’ a favore dell’ Amat , anzi occorre accelerare per dare risposte chiare ed improrogabili a dipendenti e lavoratori tutti . Costi quel che costi l’ Amat va’ salvata, e bisogna fare in fretta . E’ una situazione difficile, sostengono  SALVATORE NUCCIO  e SILVANA ZARA coordinatori cittadini a Palermo de ” IL CORAGGIO DI CAMBIARE ” , una realtà che impone a tutti, indistintamente, un sussulto d’ orgoglio verso un’ azienda, l’Amat, indispensabile per la citta’ . Oggi assistiamo ad un malessere generale targato Amat, un malessere nei conti, un malessere nei lavoratori che non si vedono gratificati del proprio lavoro a fine mese, un malessere posto in essere anche da disservizi e sprechi madornali non attribuibili sicuramente ai dipendenti tutti. E’ vergognoso ad oggi che l’Amat registri un credito mostruoso nei confronti della Regione, oltre 60milioni di euro per servizi già resi e per i rimborsi Stato/Regione per gli adeguamenti dei contratti di lavoro. Occorre ripartire con nuove formule per ridare alla citta’ certezza e puntualità nella mobilità su ruota . Occorre ripristinare alcune linee oggi sospese, la citta’ ne ha bisogno e gli introiti da sbigliettamento garantirebbero piu’ incassi . Occorre chiedere con autorevolezza lo sblocco delle assunzioni. Le linee in oggetto sono state tagliate non perche’ lo ha deciso l’Amat o l’amministrazione comunale ma perche’ la regione a guida Crocetta non permette assunzioni.  Ben venga anche la scelta del sindaco Orlando di puntare su  l’ammodernamento della flotta con l’acquisto di oltre 100 autobus in 4 anni, di offrire un servizio di car-sharing che è all’avanguardia in Italia per rapporto mezzi/popolazione, per qualità e per utilizzo di vetture non inquinanti o scarsamente inquinanti, di attivare un servizio di bike-sharing, di concentrare gli sforzi anche su un sistema tramviario fra i più moderni ed efficienti del panorama nazionale ma occorre di più, occorre far cassa anche tenendo conto della realta’ in cui si vive dove meno del 50% degli utenti sono provvisti di biglietto. Dice bene il presidente dell’ Amat dott. Gristina che occorrono più vigilantes ma, alla proposta di indire un nuovo bando,  noi proponiamo all’amministrazione comunale di Palermo ed alla direzione amat, di usufruire per tali mansioni delle cooperative sociali di ex detenuti e similari già operative a Palermo e gia’ sul libro cassa del comune. Un modo ottimale per ridare dignità a taluni concittadini reinserendoli nel mondo del lavoro e soprattutto dando loro un aiuto psicologico . Un fisso mensile relativamente basso ed un bonus percentualistico sugli aumenti degli introiti da sbigliettamento. Non servono Don Chisciotte armati sugli autobus, la citta’ di Palermo non necessita di sceriffi ma ha bisogno di cambiare l’ approccio culturale con il mezzo pubblico . Chiaro e’ , ed ecco che arriva la bacchettata, non e’ ammissibile che puntualmente gli stipendi vengano pagati con ritardo. L’occasionalita’ di un mese e’ da tempo diventata consuetudine . Piu’ controlli, maggiore riduzione delle spese e magari qualche taglio agli stipendi troppo generosi crediamo possano garantire all’Amat una nuova rinascita .

IL CORAGGIO DI CAMBIARE PALERMO

Com. Stam. Ric. Pubbl.

KKKKK
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