“La corte dei conti vieta i consulenti esterni, ma Comune e aziende partecipate restano indifferenti”

“La Corte dei Conti, nel novembre del 2008, era stata chiarissima: le società partecipate del Comune di Palermo non possono conferire consulenze a soggetti esterni né assumere altro personale. Ma, a quanto pare, la Reset preferisce ignorarla”. Lo afferma il consigliere comunale di Forza Italia Angelo Figuccia, che prosegue: “Con la deliberazione n. 178 del 2008, la
Sezione di Controllo della Corte dei Conti per la Regione Siciliana ha disposto che, a causa del pesante deficit finanziario, le aziende comunali, come Amat, Amap, Amg, Sispi e le defunte Amia e Gesip non potevano dare consulenze esterne, se non gratuite, a professionisti esterni. Una delibera che il Consiglio comunale di allora si affrettò, qualche settimana dopo, a
ratificare e trasformare in un proprio atto, con delibera n. 1 del 15 gennaio 2009.

Ebbene, nonostante queste due importanti determinazioni, la Reset, nata dalla ceneri della Gesip e ad intero capitale pubblico, non ne ha tenuto conto e, in questi ultimi cinque mesi ha conferito generosi incarichi a professionisti esterni: tanto per fare un esempio, come si legge nel verbale del Cda dello scorso 20 marzo, all’ingegnere Aldo Serraino è stato dato l’incarico di direttore di produzione della Reset con un compenso, per sei mesi, di 77.725 euro. Ma l’elenco potrebbe continuare, tanto che finora sono stati spesi altri 111.258 euro per ulteriori cinque incarichi esterni.

Per cercare di conoscere i motivi di queste decisioni, ma soprattutto per verificare se le altre aziende partecipate hanno adottato lo stesso metodo, ho presentato un’interrogazione urgente al sindaco per sapere se Amat, Amap
o piuttosto Gesap o Rap o Amg, in questi anni, hanno ricorso a professionisti esterni, quanto sono costati e quali risultati hanno prodotto.

E dire che il Comune e le sue aziende satelliti possono contare su un “esercito” di circa 20 mila dipendenti: è mai possibile che tra di loro non si riescano a trovare qualche avvocato o qualche ingegnere o qualche fiscalista? Perché continuare a mortificare le professionalità interne corte dei conti, consulenti esterni,e a cercare sempre all’esterno? Mi auguro che Orlando dia una risposta veloce e
convincente”.
Com. Stamp.