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La gestione dei rifiuti a Palermo, problema politico o dei cittadini?

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Negli ultimi giorni a Palermo sono venute a galla per l’ennesima volta delle problematiche che affliggono da sempre questa città. La prima è la notizia di qualche giorno fa sull’inizio delle indagini sull’incredibile flop della raccolta differenziata svolte dalla Corte dei Conti. La seconda è un video girato da un motociclista palermitano, e che testimonia il totale dissesto del manto stradale. Un rischio mortale per molti. C’è poi la questione della mobilità urbana o dell’abbandono di centinaia di monumenti. Sono tutte questioni che approfondiremo di volta in volta a partire da oggi. Come una sorta di “rubrica” a puntate.
La corte dei conti ha sollevato un problema annoso a Palermo. La città è all’ultimo posto nella classifica della raccolta differenziata dei rifiuti: il 10% nel 2012. Mentre per legge il minimo era il 65%. Dati prevedibili se si considera che le famose “campane” per vetro, plastica e carta in città si vedono sempre meno, mentre il programma di raccolta porta a porta “Palermo differenzia” iniziato nel febbraio 2010, non sembra sortire gli effetti sperati. Il progetto ha sì visto un incremento delle zone coperte dal 2010 a oggi, ma in 5 anni si è arrivati solo a 130mila persone interessate dal progetto. E se in 5 anni la raccolta differenziata è aumentata di 2-3 punti percentuali, di questo passo ce ne vorranno 30 o 40 per raggiungere l’agognato 65%. Un flop totale dunque su cui la Corte dei Conti vuole vederci chiaro. Il Comune ha già risposto sostenendo che il problema principale sono i costi: a Palermo differenziare costa il doppio di una raccolta indifferenziata. Ma le cause sono anche altre, ad esempio i continui ritardi nell’incremento della raccolta porta a porta. Già da anni Rap e Comune intendono ampliare il servizio ad altri 130mila utenti, qualche giorno fa si parlava di partire a giugno, ieri la Rap ha parlato di luglio come data di inizio del nuovo progetto “Palermo differenzia 2”. Ma secondo i 2 enti le colpe sono della Regione: “non si è ancora dotata di un piano regionale per i rifiuti” sostiene il Comune in una nota. Mentre dalla Rap ci dicono che “Palermo differenzia 2 inizierà a Luglio perché i finanziamenti della Regione per i mezzi, il materiale ecc. stanno arrivando solo adesso”. Ma, a parte lo scaricabarile, “il problema è anche la comunicazione” come sostiene Giuseppe Mazzola, vicepresidente di “Palermo Indignata” un’associazione che si batte contro il degrado di Palermo. <> oppure, aggiungiamo noi, chi sa che esiste un’app per smartphone che permette a chiunque di segnalare, con foto e indirizzo, la presenza di discariche abusive alla Rap? Un servizio che tra l’altro funziona bene. Sta però anche ai cittadini fare la loro parte: sempre secondo Mazzola <>.

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