Una delle parole più diffuse tra il popolo della notte è “ movida ” che in Spagnolo significa “animazione” uguale “vita notturna”. Nel linguaggio giovanile degli anni Novanta, movida ha assunto il significato generico di animazione, situazione, ambiente piacevolmente movimentati. quello di ‘intensa e vivace vita artistica e culturale notturna’, propria in particolare di tutti i grandi centri urbani, spagnoli e di altre nazioni. Napoli è una città dove la vita notturna si vive tutte le sere, dal Lunedì alla Domenica. La movida napoletana inizia con il bere un aperitivo in uno dei conosciutissimi “baretti” della zona Chiaia, un luogo di ritrovo per numerosissimi giovani che ogni sera si danno lì appuntamento. Per i più letterati ci sono le “librerie e drinking room” dove si può bere un buon calice di vino, apprezzando un ottimo libro. Come non ricordare i “chioschi”sul lungomare di Mergellina, ritrovo per moltissimi giovani fino a notte inoltrata, dove si può bere un drink, ammirando l’infinita bellezza del mare. Dopo l’aperitivo, la movida Napoletana si sposta in una delle tante discoteche che ogni sera presentano una “serata a tema” dove si può ascoltare tanta buona musica e ballare sotto le stelle fino all’alba, bevendo dei gustosissimi cocktail. Napoli è la città della musica e del divertimento. A Napoli c’è tanta vitalità, infatti, “la musica è vita”. Numerose le discoteche, da Coroglio e proseguendo verso Pozzuoli fino ad arrivare a Bacoli che, nella stagione estiva, ogni sera organizzano serate, in cui si può ballare a piedi scalzi sulla sabbia, un divertimento infinito per tanti giovani, che per alcuni di essi, quelli che esagerano nel bere, può trasformarsi in una tragedia della strada al rientro verso casa. Che bello sarebbe poterlo fare restare un “divertimento” e non permettere all’alcool di annebbiare il cervello. La vita è una. È bella e va vissuta, ma con intelligenza.
Giulia Pinto
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