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La Polizia arresta un anziano e storico boss del partinicense per furto di acqua

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La Polizia di Stato ha tratto in arresto Antonino Nania, 78enne di Partinico, pluri-pregiudicato per reati di mafia, resosi responsabile della violazioni degli obblighi della sorveglianza speciale, poichè autore del reato di furto idrico.

L’arresto è maturato a seguito di alcune segnalazioni, pervenute da un esercente partinicese, insospettito dall’esosità di alcune bollette idriche recapitategli e dalla presenza di allacci di tubi non riconosciuti di sua pertinenza.

Il sospetto che dietro queste anomalie si celasse l’allaccio abusivo di altro utente, non formalizzato da regolare contratto e da contatore autonomo, si è rivelato fondato alla luce di un controllo effettuato da personale specializzato, conpulsato da  poliziotti del Commissariato di P.S. “Partinico”.

Un sopralluogo ha, infatti, accertato allacci sospetti fuoriuscire da quello del malcapitato utente e riconducibili, con grossa sorpresa degli agenti, a Nania Antonino, già noto ai poliziotti perché attualmente sottoposto alla misura della Soveglianza Speciale e, soprattutto, per gli accertati legami con “Cosa Nostra”.

Il Nania, senza alcuna titubanza, ha ammesso di essersi allacciato abusivamente per il proprio approvvigionamento.

Nania è personaggio di spicco della criminalità partinicese; l’attuale provvedimento di sottoposizione alla Sorveglianza specile di P.S., con obbligo di soggiorno è solo l’ultimo provvedimento, in ordine di tempo, di un travagliato rapporto con la legge e le Forze dell’Ordine.

E’, infatti, stato condannato nel 2000 per il reato di cui al 416 bis, nonché per estorsione aggravata; a suo carico risultano, inoltre, condanne per tentato omicidio ed estorsione; nel 2007 era stato arrestato per tentato omicidio e porto in luogo pubblico d’arma da fuoco, per avere esploso un colpo di pistola in pregiudizio di un terzo per ragioni di lite inerente il diritto di passaggio su stradella interpoderale e, per ben tre volte, era già stato sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale di P.S..

Dagli atti processuali risulta che il Nania abbia tenuto, nel corso degli anni, una perdurante condotta di partecipazione agli interessi dell’organizzazione “Cosa Nostra”, gestendo gli affari illeciti della sua famiglia.

Stamani, in sede di “direttissima”, l’arresto dell’uomo è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria che ne ha disposto la reimmissione in libertà.

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