Libera Rappresentanza da Palermo a Bruxelles per discutere di sicurezza e diritti dei cittadini con le stellette.

Il Movimento Libera Rappresentanza aderisce come membro “osservatore” di Euromil l’organizzazione delle associazioni militari a livello europeo – il presidente Girolamo F  a Bruxelles nei prossimi giorni un nostro rappresentante consegnerà gli inviti ai vari rappresentanti delle associazioni europee, per partecipare al nostro Meeting internazionale “SICILY 2016” che si terra il 9 aprile 2016 alle 16:30 presso l’Hotel Ibis Styles di Palermo, nel meeting – prosegue il presidente – illustreremo il nostro “PROGETTO SICUREZZA PER IL SUD”, questa proposta potrà dare un valido contributo alla politica per avviare un progetto di difesa del territorio contro l’avvento del terrorismo a pochi chilometri di mare dall’Italia e di input per la ripresa economica, per l’incremento e la crescita degli investimenti al sud da parte degli imprenditori che, spesso, purtroppo, sono state vittime del racket, tutto ciò, solo per il fine di creare nuovi posti di lavoro al Sud per i nostri giovani e dislocare nuovi reparti delle forze armate al Sud come più volte discusso nelle aule parlamentari per assicurare un maggior controllo del territorio – prosegue Foti- la nostra associazione “IL MOVIMENTO LIBERA RAPPRESENTANZA” organizzazione non sindacale,non politica, senza scopi di lucro, nasce dalla volontà di un gruppo di cittadini che desiderano esprimere uno nuovo modo di essere, che unisce la società civile con quella dei cittadini con le stellette, e si prodiga per uniformare la condizione dei cittadini “militari” italiani, vittime di assurde limitazioni fuori dal contesto in cui viviamo, a quella europea.

In Europa i cittadini militari godono di diritti che in Italia sono “censurati” come la semplice adesione nei sindacati militari. la nostra prima iniziativa nel 2015 è stata la raccolta di firme delegando lo Studio legale Pandolfi, attraverso il social di “change”, per il riconoscimento dei diritti sindacali per i militari italiani, in due mesi abbiamo ricevuto 1000 firme. 

– Conclude il Presidente – da qui in poi organizzeremo eventi in cento comuni d’Italia per spiegare ai cittadini “militari” insieme ai propri familiari che fino a quando non avremo uno strumento di tutela idoneo a garantire pari dignità e pari condizioni di lavoro per il mondo con le stellette, cresceranno sempre le ingiustizie, gli eccessi di potere ma soprattutto il distacco sociale ed economico tra il personale. 

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