Libero scambio Usa-Europa: Obama supportato dai repubblicani per aprire anche ai Paesi del Pacifico

Scontro negli Usa sul trattato del libero scambio tra gli Stati Uniti e l’Europa (Ttip). Il presidente americano Barack Obama, infatti, starebbe conducendo alcune trattative anche con alcuni paesi del Pacifico. I repubblicani, che hanno la maggioranza del Congresso, appoggiano il Presidente. «Guardando al futuro, grazie a questi accordi rafforzeremo lo sforzo comune nella lotta contro gli estremismi, supporteremo la sovranità ucraina e lavoreremo alla sicurezza energetica. È un testo che ci aiuterà ad affrontare i principali problemi del mondo, come la proliferazione nucleare e i cambiamenti climatici» è il commento di John Kerry. Critiche invece da alcuni analisti che puntano il dito contro le difficoltà di conciliare la volontà politica con la facoltà tecnica del commercio internazionale. «Mentre affermiamo che si tratta di un accordo che avrà grandi benefici strategici, perdiamo tempo a discutere di polli al cloro. Questo non coincide con gli interessi delle persone che assistono ai negoziati» dichiara un analista del German Marshall Fund. Per il presidente Obama i problemi poi potrebbero arrivare in casa. I democratici infatti sono contrari all’apertura del libero scambio anche ai paesi del Pacifico. Il Ttip tra America e l’Europa è comunque in corso di negoziazione. Il trattato prevedrebbe l’integrazione tra i due mercati e una riduzione dei dazi doganali. Qualora dovesse essere ratificato, nascerà con esso la più grande area di libero scambio esistente al mondo, dal momento che Stati Uniti ed Europa compongono circa la metà del prodotto interno lordo mondiale e un terzo del commercio globale. Il trattato è stato spesso minacciato, soprattutto dalla Germania, con il caso della spia dell’Nsa.