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Libri: In viaggio tra Mediterraneo e storia

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Lunedì 13 febbraio, alle ore 18:00 presso la Feltrinelli Libri e Musica (via Cavour 133), Carlo Ruta Sebastiano Tusa presentano il libro scritto a quattro mani In viaggio tra Mediterraneo e storia (Edizioni di Storia e Studi Sociali). Intervengono Pasquale Hamel e Ferdinando Maurici. Coordina Alessandra De Caro.

Pensare il Mediterraneo; accostarsi alla storia di questa «pianura liquida», cercando di definirne l’ordito in evoluzione, le trame, le insidie, ma anche le virtuosità e gli slanci: questo il senso delle riflessioni qui proposte, lungo le vie di una vicenda che ha fortemente influenzato, a volte in maniera drammatica, le storie di tutti i continenti. Ne esce una tessitura a mosaico, in una forma atipica, quella del dialogo: la sola probabilmente che possa permettere di definire, senza aporie irrisolvibili, il Mediterraneo e le sue vicissitudini da prospettive che altrimenti sarebbero difficilmente amalgamabili. Tutto si apre allora ad una investigazione dicotomica: il viaggio per mare e il nostos, i commerci e la guerra, il bisogno materiale e le sfide della conoscenza, la vita e l’immaginario, il confronto e le contaminazioni tra civiltà, le luci resistenti dell’età di mezzo e il ventre molle della modernità. Un «viaggio», in definitiva, attraverso le vicende di un mare antico, nei tempi della storia, a tratti buia e crepuscolare, a tratti aurorale e soleggiata, fino alla nostra contemporaneità, difficile, pensosa, disillusa.

Carlo Ruta, saggista e studioso di storia del mondo mediterraneo. Laurea in Filosofia conseguita presso l’Università degli Studi di Messina. Laurea magistrale in Teorie della conoscenza, della morale e della comunicazione conseguita presso l’Università degli Studi di Urbino. È autore di numerosi saggi, tra cui: Il binomio Giuliano-Scelba, Soveria Mannelli, Rubbettino Editore, 1995; Guerre solo ingiuste. La legittimazione dei conflitti e l’America dal Vietnam all’Afghanistan, Milano, Mimesis Edizioni, 2010; Narcoeconomy. Business e mafie che non conoscono crisi, Roma, Castelvecchi Editore 2011; Il caso Giudici. Nicolas Giudici: la misteriosa morte del giornalista che indagò sui poteri forti di Francia, Lecco, Alpine Studio, 2012; Colletti criminali. L’intreccio perverso tra mafie e finanze (con Jean-François Gayraud), Roma, Castelvecchi Editore, 2013. Per diverse case editrici ha curato la pubblicazione di cronache e resoconti di viaggio. Ha condotto studi su alcuni aspetti dell’età dei lumi. Ha realizzato reportage e inchieste per «Narcomafie» e «il manifesto».

Sebastiano Tusa, laureato in lettere con tesi in paletnologia presso l’Università La Sapienza di Roma nel 1975. Perfezionato in archeologia orientale presso La Sapienza di Roma nel 1985. Idoneo nel 2000 al concorso per professore ordinario della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cagliari, settore  Preistoria e protostoria. Docente a contratto di Paletnologia presso il Corso di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli dal 2000. Docente a contratto di Archeologia Subacquea presso il Corso di Laurea in Archeologia Navale dell’Università degli Studi di Bologna, sede staccata di Trapani dal 2001 al 2012. Direttore del Servizio per i Beni Archeologici della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani (2000-2004). Soprintendente del Mare della Regione Siciliana (dal 2004 al 2010 e dal 2012). Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani dal 2010 al 2012. Direttore della rivista «Sicilia Archeologica». Dal 1972 ha partecipato e/o diretto missioni e ricerche archeologiche in Italia, Iraq, Iran, Pakistan, e Turchia. E’ attualmente direttore delle Missioni Archeologiche in Sicilia, Libia e Giappone. Ha condotto numerosi scavi archeologici in Sicilia, Lazio e Campania. Autore di circa 600 opere, tra monografie e saggi scientifici e divulgativi.

Com. Stam.

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