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MP: Blocco del Declassamento dei Commissariati di Polizia

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La volontà da parte del Questore di ridurre quello che è il controllo del territorio su circoscrizioni rionali qua li quello di “Libertà” e “Oreto-Stazione” ci induce, per l’ennesima volta, ad invocare coram populi di non attuare le scellerate scelte di declassare quelli che, in una precedente riorganizzazione dell’assetto presidiario di polizia, erano stati definiti per la loro strategica collocazione “poli” ed ancora prima distretti.
Ce lo chiede il buon senso, ce Io chiede la cittadinanza che, preoccupata, sarà coinvolta in una serie di gesti di protesta indirizzati al Ministro Alfano per fermare tale incomprensibile e miope scelta
riorganizzativa recentemente smentita dai ben noti fatti accaduti al pub confiscato alla mafia nel quartiere Ballarò.
Se il futuro assetto che si paventa, nell’ottica della riorganizzazione delle forze di polizia, è quello di potenziare la presenza dei presidi dei carabinieri nelle zone extraurbane potenziando, di contro, le forze della polizia di stato nelle zone metropolitane, appare del tutto evidente la contraddittorietà di tale scelta.
Stanchi di ripetere le peculiari e delicate funzioni alle quali attendono sia il Commissariato Libertà che quelle del Commissariato Oreto-Stazione (il primo che riceve 40 denunce a al giorno, per furti in appartamenti ad esercizi commerciali, rilascia in alcuni periodi dell‘anno più di 35 passaporti al giorno, anche più della stessa questura, sovrintende addirittura alla sicurezza dell’abitazione del Capo dello Stato, che in altri tempi per il grande rispetto delle alte cariche dello stato gli appartati si sentivano in dovere di innalzare i livelli di sicurezza, mentre adesso si permettono di fare l’esatto contra rio, oltreché alla sicurezza di magistrati impegnati su I fronte della lotta alla mafia e racchiude nel proprio territorio uffici pubblici di Regione e Comune spesso teatro di servizi di ordine pubblico predisposti per la tutela delle sedi istituzionali che sono quasi sempre meta di manifestazioni di protesta, a volte anche in assenza di autorizzazioni, il secondo che insiste sul più grande centro storico d’Europa in una porzione di territorio molto estesa e densamente popolata ove sono ubicate, fra l’altro, la stazione centrale, il policlinico, due cimiteri cittadini, l’ospedale Guadagna si è visto recentemente investito a vigilare su una zona territoriale dichiarata patrimonio dell’UNESCO che determina un intenso flusso di visitatori, in prevalenza stranieri che affollando strade e aree pedonalizzate, impone la predisposizione di servizi di sicurezza mirati alla prevenzione di reati predatori in danno dei turisti; peraltro, sul territorio di competenza del Commissariato Oreto una forte criticità è rappresentata dalla cosiddetta movida che si svolge nei rioni Vucciria, Kalsa, Olivella, Ballarò, caratterizzata dalla presenza di numerosi esercenti abusivi che diffondono musica ad alto volume causando notevole disturbo ai residenti, da un diffuso degrado dei comportamenti degli avventori, dall’opera di gruppi di spacciatori di sostanze stupefacenti e di giocatori d’azzardo, tutto sotto l’egida della criminalità organizzata; risultano attive diverse famiglie mafiose dedite al traffico di droga, aII’estorsione e ad altri traffici criminali li che inquinano il tessuto sociale di tutto il centro storico e delle zone limitrofe, ostacolandone i progetti di riqualificazione urbana e socioeconomica avviati dalle istituzioni), nel silenzio di altre Organizzazioni Sindacali noi del Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti CHIEDIAMO a gran voce, ed in questo coinvolgiamo il Prefetto di Palermo, di fermare questo gesto di macelleria sociale che non potrà non avere ricadute negative sulla sicurezza pubblica di tutti i cittadini.
Com. Stam.

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