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Palermo “occupata” dall’arte: inaugurata “Incontemporanea Arte attiva”

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“INCONTEMPORANEA ARTE ATTIVA” è una manifestazione che “occupa” Palermo con l’arte. Fino al 10 ottobre, eventi culturali, mostre d’arte, performance di danza, videoproiezioni, musica, visite di architetture contemporanee, discussioni culturali saranno ospitati in numerosi siti cittadini: l’ “Officina delle idee” all’interno del porto di Palermo – dove domani alle 19 verrà inaugurata la prima mostra – Villa Lampedusa, i Palazzi Resuttano – pronto a “lanciare” la sua esposizione domenica prossima – e Costantino, la Libreria del mare, le gallerie “Artetika”, “Incontri in arte”, “Veniero Project”, “Spazio W3”. Lo spirito è quello di “delocalizzare” i diversi artisti, creando un coinvolgimento totale del territorio cittadino e facendo talvolta rivivere luoghi oggi sconosciuti. Ma l’obiettivo è anche quello di far vedere che ancora oggi, nonostante tutto, Palermo è una città d’arte, vivace e attenta alla contemporaneità. Oltre 100 artisti esporranno in varie sedi oltre 300 opere: ieri la presentazione dell’intero progetto, al Nautoscopio, alla presenza dell’artista Graziano Cecchini – Rosso Trevi, di Luisa La Colla, architetto e consigliera comunale, e del presidente e del segretario generale dell’Autorità portuale di Palermo, Vincenzo Cannatella e Renato Coroneo.
La Colla: “Mi preme innanzitutto ringraziare quanti hanno contribuito alla riuscita dell’evento, tra cui l’associazione B&Art di Beatrice Feo Filangeri che affianca il nostro comitato. “INCONTEMPORANEA” è senza fine di lucro, ai partecipanti non viene chiesta alcuna quota di partecipazione, al contrario, gli stessi artisti si fanno carico di trasporto, allestimento, disallestimento e guardiania delle proprie opere. Artisti attivi, insomma. Speriamo di esportare questo evento anche in altre città. Vedo l’arte come mezzo determinante per sconfiggere la crisi”. Per Cecchini “l’Unesco, che viene mantenuto attraverso i contributi che tutti gli stati versano all’Onu, non ha fatto nulla dopo la distruzione di un sito come quello di Palmira a opera dell’Isis. Su questo dovremmo riflettere: una manifestazione come questa accende l’attenzione sull’arte”.
Conclude il presidente Cannatella: “E’ una grande soddisfazione vedere che il luogo dove sorge il Nautoscopio – che ricade nel demanio dell’Autorità portuale ed è stato recuperato e sottratto al degrado come tutto il Foro Italico, la Cala e il Castello a Mare – ospitare iniziative come queste che permettono ai cittadini di conoscere “angoli” portuali non soggetti alla security. Vorremmo che i luoghi fruibili di Palermo fossero sempre di più e gestiti con una fondamentale sinergia tra pubblico e privato”.
Com. Stam.

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