Cultura

PARCO DELL’ETNA

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Cinquantanovemila ettari di bellezza naturale, un paesaggio straordinario e suggestivo che circonda il vulcano attivo più alto d’Europa: IL PARCO DELL’ETNA. Il primo ad essere istituito con il Decreto del Presidente della Repubblica del 17 marzo 1987. Fanno da cornice al panorama i suoi boschi, i sentieri, i centri storici dei comuni limitrofi; ricadono nel suo territorio Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia, Sant’Alfio, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea. L’Ente che lo gestisce, appunto Ente Parco dell’Etna, ha la propria sede in un prestigioso e antico edificio di grande valore storico e architettonico attorno al quale nacque e si sviluppò la comunità di Nicolosi: l’ex Monastero dei Benedettini di San Nicolò La Rena. Restituito alla collettività dopo anni di abbandono e di incuria grazie ad un complesso e meticoloso lavoro di risanamento e di conservazione, offre alla gente del luogo  ed ai tutti coloro che da ogni angolo del mondo ed in ogni stagione vengono a visitare il territorio, uno spazio riconquistato alla cultura, alla natura ed alla promozione dei prodotti tipici.

Il Parco si propone di valorizzare ma al tempo stesso di tutelare l’ambiente davvero unico al mondo contrapponendo alla forza di una natura possente la generosità del territorio stesso con la straripante fertilità della terra e di regolamentare e coordinare lo sviluppo di quelle attività turistiche che possano dare fruibilità ai luoghi e benessere alle popolazioni insediate nell’ambito territoriale.

A giugno del 2013 l’Unesco ha iscritto l’Etna nella World Heritage List: un sito naturale del Patrimonio dell’Umanità che diventa il quarto dopo le Dolomiti, le Isole Eolie ed il Monte San Giorgio.

Ma l’Etna non è solo un vulcano, ma una montagna dove sono presenti colate laviche recenti dove ovviamente non è possibile alcuna forma di vita, e colate antichissime dove sono presenti formazioni naturali di alberi di pino, faggio e betulla.

Per proteggere questo ambiente naturale sono state delimitate quattro zone: A) è un’area dei grandi spazi incontaminati, in cui non ci sono insediamenti umani con l’obiettivo di salvaguardare gli ecosistemi naturali lasciando fare alla natura il suo corso; B) è caratterizzata da appezzamenti agricoli privati con esempi di antiche case contadine, ricoveri per animali, palmenti; segno della presenza umana ancora nel territorio; C) e D) un’area di pre-parco, in cui è possibile realizzare eventuali nuove strutture turistiche ma sempre nel rispetto del paesaggio e della natura. In tutto il territorio del Parco è presente una fitta rete di sentieri che consente ai visitatori di ammirare le bellezze della natura ma anche di fruire dei luoghi attraverso attività ricreative, escursionistiche e di tempo libero.

Ma il Parco è anche un punto di riferimento fondamentale per accogliere ed ospitare, significativi eventi culturali e scientifici e manifestazione di educazione ambientale.

Infatti l’ultimo convegno è stato organizzato dal Parco dell’Etna pochi giorni fa  il 3 aprile dal titolo “Parchi, come si cambia. Verso la riforma delle aree protette siciliane” con il patrocinio dell’Anci  e della Federparchi nella sede di Nicolosi.

Durante il dibattito il deputato nazione Giovanni Burtone ha lanciato una proposta ben precisa: “Serve una forte sollecitazione per porre le basi affinché il Parco dell’Etna diventi Parco nazionale. Potrebbe essere una soluzione di grande importanza per il territorio e il Parco dell’Etna ha tutti i requisiti per giocarsi questa carta”. Infatti la Sicilia ha ben cinque parchi e settantadue riserve ma non ha un Parco nazionale.

La proposta è stata accolta e sposata in pieno  dall’assessore regionale al Territorio ed Ambiente Maurizio Croce e dal Presidente nazionale della Federazione dei Parchi e delle Riserve, Giampiero Sammuri,  i quali hanno sottolineato che il Parco dell’Etna ha tutte le caratteristiche per essere parco nazionale, essendo tra le aree di reperimento della legge 394.  Durante il convegno è stata sottolineata la assoluta necessità di una riforma che unisca l’esigenza di tutela del patrimonio naturale regionale con un concreto sviluppo ecosostenibile dei territori protetti. ll sindaco di Nicolosi Nino Borzì ha sottolineato quanto sia attesa dalle comunità locali la modifica della legge.

Anche il vicepresidente Anci Sicilia e sindaco di Canicattini Bagni: “La Sicilia ha bisogno della legge sui Parchi. Dobbiamo presentarci al mondo con un modello di sviluppo del territorio, la nostra isola deve diventare una multinazionale del benessere e della qualità della vita”. Il vicepresidente della IV Commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea Regionale Siciliana Antonio Malafarina ha illustrato l’iter di modifica della legge; “Si è fatta la scelta intelligente di riunire più disegni di legge, presentati a partire dal 2008, in un unico testo riscritto dal Governo, di 107 articoli. Dopo la Finanziaria, comincerà in Commissione l’esame della legge, sulla quale c’è larga condivisione”. Si spera che le proposte non si arenino e che si considerino sempre più i parchi ed i siti Unesco come attrattive e volàno di turismo.

Una chicca del parco dell’Etna è il Sentiero del Germoplasma che ospita specie di interesse naturalistico e agrario, ma anche specie aromatiche presenti nel territorio  con l’intento di conservare il patrimonio genetico vegetale etneo. Lungo 1153 metri è stato realizzato in maniera da permettere la fruibilità anche a persone diversamente abili, agli  ipovedenti e non vedenti. Infatti sono state collocate delle apposite targhe con la scritta in Braille per dare la possibilità a tutti di avere un contatto diretto con la natura e potenziare l’uso dei sensi; infatti è chiamato proprio “Sentiero dei cinque sensi”.

Per chi volesse visitare il parco può contattare:095 821111- www.parcoetna.it

Marina Tabascio

Il sentiero del Germoplasma

 Parco-Vulcano-Etna Sentiero del Germoplasma del Parco Scuole.Banca.Germoplasma2-800 1 ETNA del 2 febbraio 2015 2 scorcio del Sentiero del Germoplasma Foto non vedenti su  sentiero Banca Germoplasma Parco

FOTO ARCHIVIO PARCO DELL’ETNA

 

Marina Tabascio

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