Alongi: “Ma notizie di stampa lo danno pluriindagato durante la sua reggenza a Civitavecchia”
“La nomina di Pasqualino Monti al vertice dell’Autorità portuale di Palermo mi allarma, poiché potrebbe costituire un pericoloso precedente” lo dice Pietro Alongi in merito alla decisione presa dal ministro Delrio di spostare nel capoluogo di regione siciliano il non confermato presidente dell’Ente porto di Civitavecchia.
“Quantomeno strana e discutibile, questa mossa – continua il deputato di Alternativa Popolare – in quanto la decisione di non riconfermarlo alla guida dell’importante stazione marittima laziale era proprio sembrato fosse dettata dalle notizie di stampa che lo darebbero per indagato in alcuni procedimenti giudiziari. E, quindi, non ci sembra sia il caso di “deviarlo” verso Palermo piuttosto che tenerlo quantomeno in standby, fino alla conclusione delle indagini”.
“Se le notizie di stampa che parlano di reati vari a cominciare dal falso ideologico in merito ad alcune gare vinte da un raggruppamento di imprese per progetti ricadenti nel periodo della sua amministrazione dell’Ente di Civitavecchia, dovessero risultare vere – prosegue – non potremmo che chiederci quale sia la ratio che ha mosso il dicastero alle Infrastrutture a effettuare una disposizione destinata a fare scalpore, anche mediatico”.
“Per questo, presento un atto ispettivo parlamentare in Ars per chiedere se il presidente Crocetta abbia intenzione di esprimere il proprio parere dopo aver preso contezza di quanto sarebbe contestato al signor Monti in merito all’affidamento delle opere strategiche durante il suo precedente incarico. Mi riservo – conclude Alongi – di valutare ulteriori azioni volte a aprire un focus di attenzione su questa delicata nomina”.
Com. Stam.Ric. Pubbl.
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