Salute

progetto per migliorare la cura dell’epatite cronica e della cirrosi da virus C in Sicilia.”

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L’infezione cronica da virus dell’epatite C (HCV) è ancora oggi un problema di salute pubblica rilevante in Sicilia.
In molti pasienti, anche se l’infezione è presente da molti anni, si manifestano lievi sintomi che non compromettono la funzione del fegato, non determinano disturbi e non alterano la qualità della vita. A queste persone generalmente si consiglia di eseguire periodici esami clinici non invasivi (i test di laboratorio, l’ecografia del fegato e il fibroscan) che permettono di stabilire con una buona precisione lo stadio della malattia nel fegato, e di condurre una vita sana, evitando il consumo di alcol e senza eccessi alimentari. Vi è invece una parte delle persone (20-30% di tutte quelle infettate dal virus C) che nell’arco di 20-30 anni sviluppa un’epatite cronica grave o una la cirrosi. Queste persone hanno bisogno di essere curate per evitare la progressione della malattia e il peggioramento delle funzioni del fegato.
Dal 1990 ad oggi il farmaco di base per la cura dell’infezione da virus C è stato l’interferone che determina l’eliminazione del virus C dal sangue e dal fegato. Ciò avviene solo in una parte delle persone trattate, ed in genere provoca effetti collaterali sgradevoli. Nell’ultimo anno è profondamente mutato lo scenario della terapia delle malattie epatiche croniche da virus C .Con la disponibilità dei nuovi farmaci ad azione antivirale diretta, è oggi possibile curare la maggior parte dei pazienti a prescindere dallo stadio della malattia. I due farmaci Sofosbivir e Simeprevir sono stati già approvati dall’European Medicines Agency (EMA), sottoposti a valutazione dall’Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA) e sono già disposizione del Sistema Sanitario Regionale per la cura dei pazienti.
Purtroppo per l’elevato costo di ogni ciclo di terapia l’AIFA ha definito dei criteri di priorità per il trattamento, che il Sistema Sanitario Regionale deve rispettare.
Nei prossimi mesi sarà necessario distribuire equamente le terapie disponibili, promuovere il miglior interesse dei singoli pazienti e ottenere i maggiori risultati per la comunità. Questi obiettivi possono essere garantiti attraverso la buona pratica clinica, la trasparenza delle procedure diagnostiche e la tracciabilità delle decisioni terapeutiche.
Per tale motivo l’Assessore della Sanità della Regione Sicilia ha voluto e ha fortemente sostenuto la creazione della RETE HCV SICILIA che ha aggregato le competenze di 41 centri distribuiti in tutte le province per permettere a tutti i cittadini siciliani che hanno di potere ottenere facilmente una corretta diagnosi e accedere, se necessario, alle nuove terapie antivirali.
Nei primi sei mesi di lavoro, in attesa della disponibilità dei nuovi farmaci sono stati registrati nella rete telemetica oltre 4.000 persone con malattia cronica di fegato da virus C, attualmente seguiti nei 41 centri specialistici. Questi dati registrati sono utilizzati dall’Assessorato della Salute della Regione Sicilia per ottimizzare un piano d’intervento che tiene conto delle competenze dei vari centri , delle priorità del trattamento per i pazienti più gravi e della distribuzione territoriale dei pazienti.
Tutti i cittadini potranno usufruire delle competenze di medici specialisti, potranno eseguire nei centri più vicini alla loro residenza gli esami di laboratorio e strumentali per individuare tale visrus. In alcuni casi sarà necessario che le persone si rechino in centri cha hanno delle attrezzature più sofisticate (fibroscan, ecografia, endoscopia) o che sono esperti per l’esecuzione delle biopsie epatiche e per l’esame istologico del fegato. Questi esami serviranno per fare una giusta diagnosi della malattia e per stabilire quali persone hanno una necessità urgente di praticare le nuove terapie.
Tutti i dati dei pazienti saranno registrati nella rete telematica regionale che permetterà di “contare” le persone con infezione cronica da virus C residenti in Sicilia, di definirne lo stadio della malattia e di scegliere per la terapia con appropriatezza.
Tutto ciò sarà fatto con equità, trasparenza e tracciabilità.
Sul sito della rete www.registrohcvsicilia.it è presente una pagina pubblica che da informazioni ai cittadini sui centri e sulle caratteristiche della loro malattia.

Di Fabio Cartabellotta
Dirigente Medico Ospedale Buccheri La Ferla
Responsabile scientifico del progetto

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