Agenti della Polizia in servizio presso il Commissariato di PS “Oreto-Stazione”, nella tarda serata di ieri traevano in arresto Alessandro Filippone, 23 enne palermitano, responsabile di detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti.
Alle ore 23 circa, i poliziotti durante lo svolgimento di mirati controlli antidroga, svolti per le viuzze del centro storico, in vicolo Pesacannone, notavano la porta d’ingresso di un appartamento socchiusa ed all’interno alcune luci accese.
I poliziotti, insospettitisi, decidevano di effettuare delle verifiche più approfondite.
Entrati all’interno dell’ immobile, capivano che qualcuno era scappato in fretta e furia. In quel contesto, gli agenti avvertivano un forte odore di sostanza stupefacente.
Sul tavolo della cucina, infatti, scorgevano numerose bustine in plastica contenenti sostanza stupefacente, presumibilmente del tipo marijuana, già confezionata e, quindi, pronta per essere immessa nel mercato nero della droga.
Inoltre per terra notavano una busta di plastica contenente un’ingente quantità di sostanza stupefacente, presumibilmente marijuana.
A quel punto procedevano ad effettuare altri controlli all’interno dell’appartamento, rinvenendo due panetti di hashish, un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica vuote, simili a quelle rinvenute sul tavolo e un coltello con lama lungo di circa 20 cm. Inoltre, all’interno dell’appartamento ispezionato, ritrovavano diverse banconote di vario taglio ben nascoste, in mezzo alla biancheria dentro armadi, cassetti e mensole, per un ammontare di oltre 8000,00 euro.
La droga recuperata, circa 500 gr, di sostanza stupefacente del tipo marijuana; altri 70 gr di hashish sono stati ritrovati, occultati sotto una statua di ceramica.
Durante le fasi della perquisizione si presentava un giovane identificato per Alessandro Filippone, che, incalzato dalle domande degli agenti, confessava di abitare nell’appartamento e che tutta la sostanza stupefacente ritrovata fosse di sua proprietà.
Alla luce dei fatti il giovane veniva tratto in arresto.
Il denaro, la sostanza stupefacente e tutto il materiale rinvenuto veniva posto sotto sequestro.
L’Autorità Giudiziaria disponeva che il giovane fosse tradotto presso la casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo.
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