Salute, interrogazione di Nello Musumeci: “La Regione emani la normativa relativa all’attività di educatore professionale”

 “La Regione emani un provvedimento urgente per attuare quanto indicato dalla circolare del Ministero della Salute del 6 agosto 2013, al fine di adeguare la procedura prevista per le varie categorie professionali, anche a quella degli educatori professionali”.

Lo dichiara l’esponente dell’opposizione all’Ars Nello Musumeci che ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore alla Salute, nella quale sottolinea come le associazioni di riferimento di questa categoria lesa dall’inattività della Regione siano state in più occasioni ascoltate tanto dal Parlamento nazionale, quanto dalle commissioni riunite V e VI dell’Ars.

“Con DA n. 01904 del 14 ottobre 2013 – si legge nell’interrogazione – sono stati aperti i termini di presentazione delle domande per il riconoscimento dell’equivalenza dei titoli del pregresso ordinamento, ai titoli universitari abilitanti alle professioni sanitarie di podologo, fisioterapista, logopedista, ortottista-assistente in oftalmologia, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, tecnico dell’educazione e riabilitazione psichiatrica e psicosociale, terapista occupazionale”. “Nell’avviso pubblico emanato dall’Assessorato Regionale della Salute – prosegue l’atto ispettivo –  si faceva espresso riferimento alla professione sanitaria di educatore professionale, indicando che da parte dell’Amministrazione regionale vi sarebbe stato un successivo procedimento ispirato ai criteri indicati nella circolare del Ministero della Salute del 6 agosto 2013, ratificato dalla Conferenza di servizi nella deluda del 2 ottobre 2013”.

“Purtroppo però – conclude Musumeci – dalla data di emanazione del predetto DA – tuttora presente sulla homepage del sito internet dell’Assessorato – la Regione Siciliana, esattamente come altre istituzioni regionali hanno già fatto, avrebbe dovuto emanare la successiva normativa relativa alla professione di educatore professionale e, tuttavia, in oltre tre anni non vi ha mai provveduto”.

Com. Stam. Ric. Pubbl.