Roma. Gli stipendi degli italiani sono più bassi rispetto a 10 anni fa. Lo dice l’Etuc, European trade union confederation, l’istituto dei sindacati europei.
Nel decennio 2009-2019 le paghe dei lavoratori dipendenti sono scesi nel nostro paese del 2%. In particolare nel settore pubblico la retribuzione media annua lorda dei dipendenti pubblici è di 34.491 euro, ma la cifra cambia a seconda dei comparti, passando dai 28.440 euro della scuola ai 137.294 della magistratura. La riduzione risente del blocco dei contratti, anche se si è registrato comunque un incremento di circa 170 euro. Per consolarci possiamo dire che una contrazione degli stipendi non è solo avvenuta in Italia, ma anche in Gran Bretagna, Ungheria, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro e Croazia. In Finlandia e Belgio le buste paga sono rimaste più stabili, mentre sono salite quelle dei paesi dell’Est Europa, con il boom della Bulgaria (+87%), seguita da Romania (+34%) e Polonia (+30%), della Germania (+11%) e della Francia (+7%). “Questa è la prova che la crisi non è finita in tutti i paesi”, ha detto il segretario generale della Confederazione europea dei sindacati, Luca Visentini.
Ciro Cardinale