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TPL/Sicilia. Ugl, tutelare utenti e lavoratori con applicazione certa delle regole

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Quello dei trasporti è uno dei settori altamente a rischio contagio sia per la salute di utenti che degli autisti dei mezzi di trasporto pubblico locale di linee urbane ed extraurbane. L’impennata dei contagi con l’autunno ha messo a dura prova i lavoratori dei mezzi di TPL, soggetti importatori ed esportatori di Covid 19.

Siamo consapevoli che non tutto ha funzionato nella prima fase della gestione del contagio, sia per la mancata applicazione, in taluni casi, delle norme sul contenimento della diffusione del virus che per la mancata ottemperanza alle limitazioni dell’occupazione del mezzo e del distanziamento. Servivano maggiori controlli per gestire e contenere la diffusione del virus nei mezzi pubblici del Tpl; controlli che oggi chiediamo con forza prima che possa sfuggire di mano la situazione dato che, rispetto al marzo scorso, non siamo di fronte ad un arresto totale delle attività con contestuale drastica riduzione della mobilità.

E’ quanto sostengono Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia e Giuseppe Scannela Segretario regionale Ugl Autoferro.

Facendoci carico del disagio e della forte preoccupazione dei lavoratori delle ​ aziende del pubblico e del privato del TPL, in presenza di un costante e quotidiano aumento della Curva epidemiologica,– aggiungono i due sindacalisti – ​ come Ugl abbiamo chiesto al Governatore siciliano Musumeci di vigilare affinchè vengano fatte rispettare dalle aziende pubbliche e del private del Tpl le misure previste nell’Ordinanza n.51 del 24 ottobre scorso, ove si dispone l’occupazione del 50 per cento dei posti a sedere e in piedi per i quali il mezzo è omologato.

Nella previsione che con l’arrivo della stagione autunnale la curva epidemiologica avrebbe potuto avere una nuova impennata – sottolineano Messina e Scannella – come Ugl abbiamo fortemente voluto prevenire l’impatto con uno specifico Protocollo sicurezza per il Tpl in Sicilia che contenesse ulteriori elementi di garanzia per utenza e lavoratori in aggiunta a quanto già previsto da accordi e norme nazionali sul contenimento epidemiologico. Il Protocollo che abbiamo sottoscritto nel mese di giugno con l’Assessore regionale al Lavoro Scavone ​ inspiegabilmente è rimasto nel cassetto. Con senso di responsabilità ne chiediamo l’applicazione per il bene del settore e dei lavoratori.

L’Ugl chiede al governo regionale che si faccia di più per contenere la diffusione del virus – concludono – e rivolgendosi agli assessori regionali Razza, Falcone, Scavone, Armao, ognuno per la proprio competenza, di attivare tutte le procedure finalizzate al rispetto di quanto previsto nel DPCM del 25 ottobre, nell’Ordinanza n.51 del Presidente della Regione Siciliana e nei protocolli nazionali e regionali sottoscritti con le OO.SS,​ con riferimento al controllo circa l’applicazione delle norme stringenti ad esclusiva tutela della salute dei lavoratori e dell’utenza del TPL sul territorio regionale.​

Com. Stam.

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