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A Catania Musumeci presenta il manifesto alternativo a Crocetta

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Si prospetta una svolta, la creazione non di un partito ma di un movimento d’opinione. Si vuole risvegliare quel sentimento ormai perso da molti, la partecipazione politica. Si vuole formare una squadra formata da gente onesta e da cittadini, che insieme percorrano un camino condiviso che consideri la politica non un mezzo di guadagno, bensì un servizio. Il pomeriggio di sabato 11 aprile, a Catania, presso il complesso fieristico Le Ciminiere, una kermesse che ha avuto come protagonista Nello Musumeci. Prevista per le ore 17:00 è iniziata intorno alle 18:30 a causa anche della partita Catania-Trapani.
Una platea di circa 1500 persone, provenienti da varie zone dell’Isola, tra sostenitori, figure delle istituzioni e curiosi, ha partecipato all’evento che rappresenta un punto di fine e nel contempo di inizio. Catania è la tappa finale di una serie di incontri e iniziative che Nello Musumeci ha presentato in tutta la Sicilia partendo da Palermo. Ma rappresenta anche la tappa iniziale di un percorso nuovo che mira a coinvolgere nuovamente quel 60 % degli astensionisti che alle scorse elezioni regionali ha preferito non esprimere il consenso. L’inizio di un cammino che va incontro alle esigenze dei siciliani.
Musumeci ha parlato ininterrottamente per più di un’ora, ha affrontato tutti i temi che generano malcontento nel popolo siciliano. Esordendo con “c’è una Sicilia diversa che non si vuole rassegnare” e con lo slogan #diventeràbellissima, estratto da una celebre frase di Paolo Borsellino, ha presentato la sua idea di Sicilia. Alla fine dell’incontro ha dichiarato che nei prossimi giorni verrà costituito un nuovo movimento – non un partito, “quelli sono già troppi” – creato su misura per le esigenze dei cittadini onesti, e che verrà presentato un manifesto contenente i punti chiave delle sue idee.
Il presidente della Commissione antimafia dell’Ars ha espresso il suo disappunto nei confronti della gestione regionale targata Crocetta. «Il malessere è frutto di scelte politiche antiche e recenti; quello che ha fatto Crocetta e il Pd negli ultimi due anni» afferma Musumeci «è più grave di ciò che è successo nei precedenti venti. C’è una crisi della democrazia. Dicono di avere tolto le province… Questo Presidente bugiardo ha cambiato solo il nome. La politica ha perso l’autorevolezza, dopo tangentopoli avrebbe dovuto capire di darsi delle regole. La politica ha delegato alla magistratura ogni potere sanzionatorio e non è stata in grado di attuare una selezione interna. Quando Crocetta chiede a un magistrato di fare l’assessore non è la scelta di una competenza, ma la consacrazione della debolezza della politica. La necessità di affidarsi a una maschera per recuperare credibilità. La magistratura deve fare altre cose, è pericolosa questa supplenza democratica».
L’obiettivo di Musumeci è mandare a casa Crocetta e creare una classe politica diversa in grado di risollevare la Sicilia dal calvario in cui vive. Si fa portavoce di quanti oggi non si arrendono e non si rassegnano. «Io sono fuori da ogni partito e vado avanti insieme alla gente che pensa che i programmi valgono più dei partiti. Noi crediamo che le alleanze siano un valore, ma nel frattempo dobbiamo fare qualcosa in più. Qui siamo su una polveriera fatta di conflitto e tensione sociale che potrebbe esplodere da un momento all’altro. Serve un appello a tutte le persone per bene, anche a tutte quelle che non hanno mai votato a destra. Il nostro è un destino condiviso e bisogna andare oltre i partiti, ognuno con la propria storia e senza rinnegare i propri valori». Durante l’evento hanno preso la parola anche il sindaco di Corleone Leoluchina Savona e l’ex sindaco di Catania Raffaele Stancanelli; un duo di attori si è esibito attraverso un monologo sulla Sicilia di oggi e di domani; infine la presentazione di un video contenente un’idea di Sicilia.

di Diego Ventimiglia

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