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A Giffoni tutti amano René Ferretti. I ragazzi applaudono Francesco Pannofino e chiedono a gran voce una nuova stagione di Boris

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Al Giffoni Film Festival l’attore e doppiatore Francesco Pannofino si presta agli omaggi della serie cult della televisione italiana Boris: da quella volta che con Mengoni sfatò la profezia di Ronciglione al saluto ai giffoner in pieno stile “ferrettiano”

È un grande amore quello del Giffoni Film Festival per Francesco Pannofino. Oltre che per presentare il film d’animazione dedicato alla vita del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa “Le Stelle di Dora”, il celebre attore e doppiatore italiano incontra i ragazzi protagonisti di #Giffoni53 per raccontare il suo mestiere e rispondere alle curiosità della sala. Tantissime le domande dei ragazzi, dal doppiaggio alla sua lunga carriera, ma di estremo interesse e ammirazione è la sua partecipazione in Boris, la serie cult della televisione italiana che negli ultimi anni vive di una nuova popolarità che l’ha portata alla produzione della quarta stagione dopo più di un decennio. Tantissimi gli aneddoti raccontati da Pannofino ai ragazzi: “Alcuni meccanismi di Boris coincidono con la realtà di un set cinematografico per la genuinità degli autori che hanno preso tutto dalla realtà. Le situazioni paradossali in realtà spesso sono tutte vere. Soprattutto nelle prime stagioni, le scene che la finta troupe di Boris che andava in scena venivano meravigliosamente ricreate dalla troupe che stava invece lavorando a girare la serie. Si faceva fatica a distinguere set vero e set finto.” E poi: “Le prime stagioni erano faticosissime, non c’era budget e bisognava sbrigarsi. Adesso pur non navigando nell’oro è un po’ più tranquilla la situazione.”

Anche se l’attore afferma di non portare nulla di René negli altri ruoli che interpreta (“sono un professionista – dice –  quando finisco di girare torno a essere Francesco, altrimenti sarei pazzo.”) confessa che René gli ha dato molto, e la celebrità di Boris la porta anche su altri progetti. Quando doppiò il film di animazione Klaus insieme a Marco Mengoni, originario della cittadina laziale di Ronciglione, ebbe l’opportunità di sfatare la profezia di morte di cui Stanis insignì René nella quarta stagione (“Morirai a Ronciglione René”): “ne abbiamo riso con Marco – dice Pannofino – e mi ha invitato nella sua città natale per sfatare questa cosa!”. 

Sul ritorno di Boris 4 su Disney+, Pannofino commenta: “La quarta serie è nata dopo tanti anni in virtù di un meccanismo commerciale, perché durante il lockdown le vecchie serie di Boris sono state trasmesse sulle piattaforme, e noi ne abbiamo avuto un ritorno di popolarità senza fare nulla. Una ventata di nuovo successo che ha portato Disney a produrre la quarta serie.” Sul ritorno sul set l’attore che nella serie interpreta l’iconico René Ferretti dice “Durante il primo giorno di set dopo tanti anni, abbiamo girato come prima scena quella del funerale di Itala, interpretata da Roberta Fiorentini che nel frattempo ci aveva lasciati. La mattina siamo andati in una chiesetta vicino Roma a girare e con tutti ci siamo visti e non c’è stato scollamento, era come se avessimo finito di girare il giorno prima. È stato normale come se fosse normale tornare a girare insieme, l’atmosfera era la stessa identica che abbiamo lasciato qualche anno fa. Nessun disagio, è stato bellissimo. Nonostante molte persone non ci fossero più, come Mattia Torre e Roberta Fiorentini, siamo andati avanti senza nostalgie dei bei tempi andati. Erano tempi vissuti, presenti.” 

I ragazzi di Giffoni omaggiano Pannofino chiedendogli di “dirigere à la René Ferretti” il saluto finale della platea, in una scena memorabile tra risate e applausi. 

Com. Stam.

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