Cronaca

Acqui Terme. Rapina pluriaggravata: Arrestato 36enne

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Nello scorso fine settimana, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Acqui Terme, a conclusione di un’articolata attività investigativa, hanno tratto in arresto NICASTRO Daniele, 36enne, già noto alle forze di polizia per reati contro il patrimonio.

Lo stesso si era reso responsabile della rapina avvenuta lo scorso 12 giugno presso un bancomat di Ovada. Quella notte, un cittadino ovadese, dopo aver prelevato dal bancomat sito in Piazza dei Cappuccini, si era visto avvicinare da un uomo travisato che, minacciandolo prima con una pistola e poi con un coltello, si era fatto consegnare una somma pari a trecento euro per poi dileguarsi a bordo di una bicicletta di colore rosso.

La descrizione della persona e degli abiti indossati da parte della vittima, nonché la visione degli impianti di videosorveglianza della banca, hanno fornito una serie di elementi circa le fattezze dell’uomo. Alcuni testimoni hanno inoltre riferito di aver notato lo stesso autore della rapina sia prima che dopo la stessa a bordo di una bicicletta rossa proveniente dalla strada per Novi Ligure.

Compreso quindi come il rapinatore gravitasse nell’area di Ovada e paesi limitrofi, i militari del NOR hanno avviato una serie di accertamenti sui pregiudicati della zona, effettuando una serie di perquisizioni alla ricerca, soprattutto, della pistola.

Nell’ambito di una di queste perquisizioni, un pregiudicato locale riferiva che un suo amico, il NICASTRO, la sera della rapina lo aveva chiamato per farsi venire a prendere a Ovada. In realtà il NICASTRO si era fatto trovare molto agitato e aveva chiesto all’amico di riportarlo a casa caricando sull’autovettura la bicicletta rossa su cui stava circolando.

Lo stesso NICASTRO, alcuni giorni prima, si era fatto prestare dallo stesso amico una pistola giocattolo. Anche la descrizione degli abiti di NICASTRO di quella sera combaciava perfettamente con quella fornita dalla vittima.

La perquisizione dell’abitazione del NICASTRO consentiva di rinvenire la pistola giocattolo, il coltello (descritto minuziosamente dalla vittima) e gli abiti.

Per NICASTRO scattava quindi il deferimento in stato di libertà per rapina pluriaggravata e la richiesta di ordinanza di custodia cautelare all’Autorità Giudiziaria di Alessandria. Il PM e il GIP, concordando con l’operato dell’Arma, emettevano un provvedimento di custodia cautelare in carcere. Il NICASTRO veniva quindi condotto presso la Casa Circondariale di Alessandria.

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