Roma. Da qui al 2025 ci saranno 16mila unità in meno. E stiamo parlando di medici specialisti, cioè chirurghi, anestsisti, rianimatori, pediatri, cardiologi, internisti… insomma tanti camici bianchi in meno, che provocheranno una vera crisi nel settore sanità, con ripercussioni notevoli per la nostra salute ed i cittadini.
Secondo una stima fatta dal sindacato di categoria Anaao, in Piemonte e Lombardia ci saranno 2mila medici in meno, in Toscana 1793, in Puglia, Calabria e Sicilia rispettivamente 1686, 1410 e 2251. Una vera “ecatombe” che nessuna regione riuscirà a fermare, di fronte alla fuga dal lavoro dei medici, effetto combinato di “quota 100”, “legge Fornero”, blocco delle assunzioni, numero chiuso all’università ed alle scuole di specializzazione. Ed in Molise stanno addirittura richiamando in servizio i medici già in pensione.
Com. Stam.