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Arrestato: Raffaele Mainardi 41enne di Torre Annunziata (NA),


Nel tardo pomeriggio di ieri i Carabinieri del Nucleo Investigativo del reparto operativo del Comando Provinciale di Alessandria hanno tratto in arresto Raffaele Mainardi 41enne di Torre Annunziata (NA), gia’ noto alle forze dell’ordine.
A suo carico pendeva un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 14 gennaio 2015 dal G.I.P. del Tribunale torrese, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (art. 73 d.p.r. 309/1990).
L’uomo era ricercato sin dal mese di dicembre dello scorso anno, allorquando, per sfuggire all’arresto, si era dato alla fuga lanciandosi dalla finestra della sua abitazione, all’interno della quale, nascosta in un soppalco posto sulla testiera del letto, era stato poi rinvenuto un involucro contenente quasi un etto di cocaina.
i Carabinieri del nucleo investigativo di Alessandria, che nei giorni scorsi avevano acquisito contezza della sua presenza in città, lo hanno intercettato in frazione Valmadonna, mentre si trovava a bordo di un’auto condotta da P. J., 30 enne di nazionalità albanese, a sua volta denunciato in stato di libertà per il reato di favoreggiamento personale.
Bloccato dai militari con le dovute precauzioni, in considerazione dell’indole del soggetto desunta dal suo curriculum criminale, Mainardi ed il suo “autista” non hanno opposto resistenza ed a nulla e’ servito l’estremo tentativo di sottrarsi all’arresto esibendo un documento di identità del fratello gemello Saverio, residente a Milano, denunciato smarrito a maggio di quest’anno.
I Carabinieri hanno poi localizzato e perquisito il suo “nascondiglio”, in strada Fornara di Alessandria, al cui interno sono state trovate due pistole Beretta, una cal. 7,65 ed una 9×17 (9 corto), entrambe con caricatore inserito, contenenti rispettivamente 6 e 7 proiettili, pronte, quindi, all’uso.
Espletate le formalità di rito, Mainardi e’ stato condotto in carcere.
Le armi, una delle quali è già stata individuata come rubata in occasione di un furto in abitazione perpetrato in provincia di Parma lo scorso mese di febbraio, debitamente repertate, verranno inviate al R.I.S. di Parma per gli accertamenti tecnico-scientifici volti ad accertarne, tra l’altro, l’eventuale pregresso uso per commettere altri delitti.

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