Attività operativa del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, hanno presentato l’attività operativa 2016: recuperati beni d’arte per un valore di cinque milioni di euro.

Nel 2016 il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) ha modificato il suo assetto ordinativo con la costituzione dal Gruppo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, con sede a Roma, da cui dipendono i 15 Nuclei TPC, dislocati sul territorio nazionale, tra cui quello monzese la cui competenza è rimasta invariata sulle 12 province della Lombardia.

Nel decorso anno sono state:

• denunciate all’Autorità Giudiziaria 77 persone, di cui 20 per reati in danno del paesaggio;
• eseguite 18 verifiche sulla sicurezza anticrimine di Musei, Biblioteche ed Archivi;
• controllati:
  • 332 beni culturali nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti;
  • 206 esercizi antiquariali e commerciali;
  • 34 mercati e fiere antiquariali;
  • 59 siti tutelati da vincoli paesaggistici e monumentali;
  • 30 siti archeologici;
• recuperati:
  • 470 beni antiquariali, archivistici e librari;
  • 136 reperti archeologici;
• sequestrate 51 opere contraffatte.

Tra le attività condotte ne vengono ricordate alcune tra le più significative:

Chiasso (CH). In esecuzione di una commissione di rogatoria internazionale eseguita presso il Centro Comune di Cooperazione di Polizia e Doganale italo- svizzero, i militari del Nucleo di Monza hanno rimpatriato un dipinto olio su tela (cm.68,5×115,5), raffigurante “Canal grande con veduta”, attribuito alla bottega di Giambattista Canal (Venezia, 10 settembre 1745 – Venezia, 5 dicembre 1825), in arte “Canaletto”.

Il  bene  era provento di  appropriazione  indebita consumata nel 2004 in  una abitazione  milanese, di una  ricettazione  accertata a Monza  nel  2009 e di una successiva  esportazione  illecita verso  il territorio elvetico.  Il  dipinto è  stato localizzato nel 2010, a Chiasso, dai militari monzesi e dalla Polizia Cantonale del Ticino di Lugano, in un deposito di una ditta di trasporti d’arte risultata estranea ai fatti.

Roma I militari del Nucleo di Monza, su attivazione della Sezione Elaborazione Dati  del  Comando  Carabinieri Tutela  Patrimonio Culturale di  Roma, hanno recuperato il dipinto olio su tela (cm.187×142), intitolato “Madonna con Bambino tra San Bartolomeo e San Martino”.

L’opera,  rubata  il  27 settembre 1997  nella chiesa di  San  Martino  Vescovo a Trezzolasco di Sergnano (CR), nel marzo del 2016 era stata posta in vendita   da un cittadino romano attraverso una casa d’aste capitolina, per 12.000 euro. Il 6 ottobre 2016, il bene è stato restituito alla chiesa di appartenenza.

Monza Recuperati dai Carabinieri del Nucleo TPC di Monza sette frammenti di affreschi etruschi attribuibili ad una tomba di ambito tarquiniese e risalenti al VI – V secolo a.C.

I beni, provenienti da una collezione formatasi in Svizzera, erano in possesso di  un collezionista brianzolo che li aveva acquistati da una nota casa d’aste statunitense. I reperti erano stati sottoposti alle valutazioni della competente Soprintendenza milanese, che li aveva dichiarati di eccezionale interesse archeologico. Si ritiene che i reperti archeologici siano provento di scavo clandestino operato tra il 1960 e il 1980.

Il Nucleo di Monza ha altresì attivamente partecipato all’attività investigativa, condotta dal Reparto Operativo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, ìn relazione alla rapina, consumata il 19 novembre 2015, al museo di Castelvecchio a Verona, in cui furono asportati 17 dipinti di artisti del calibro di Bellini, /Mantegna, Pisanello, tintoretto, Rubens.

 

L’attività si è conclusa, a marzo 2016, con l’arresto di 11 persone (italiane, ucraine e moldave) e il recupero, in Ucraina, di tutti i beni sottratti, che sono rientrati in ltalia il 21 dicembre 2016.

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