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Autori di violente rapine: La Polizia di Stato pone fine all’escalation criminale di alcuni malviventi (Video

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Bagheria (PA):La Polizia di Stato questa mattina ha effettuato un’operazione che ha permesso di disarticolare un gruppo criminale dedito alla commissione di rapine, in particolare nel territorio di Bagheria.
Agenti del Commissariato di P.S. “Bagheria”, diretto da Leoluca ROCCHE’, hanno eseguito un’Ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Termini Imerese, su richiesta del Sostituto Procuratore Giovanni Antoci, nei confronti dei seguenti pregiudicati palermitani, ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di rapina aggravata, porto illegale di armi e furto:

BORGOGNONE Salvatore, 21 anni di Brancaccio;
BRUNO Filippo, 26 anni di Brancaccio;
DI PASQUALE Vincenzo, 34 anni di Misilmeri;
COSTANZO Francesco, 25 anni Bagherese;
RANDAZZO Renato, 55 anni della Zisa;

(nei loro confronti è stata disposta la custodia cautelare in carcere)
N. C., di anni 24;
P. T., di anni 31;
(nei loro confronti sono stati disposti l’obbligo di dimora nel comune di residenza e l’obbligo di presentazione alla P.G.)
Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di P.S. di Bagheria, hanno consentito di ricostruire diversi episodi di rapine consumate e di altre tentate ai danni di esercizi commerciali, alcune anche particolarmente violente e remunerative, perpetrate prevalentemente nel territorio bagherese, tra marzo 2015 e gennaio 2016.
Nella disponibilità del gruppo criminale vi erano armi e targhe rubate da utilizzare per il compimento delle azioni delittuose.
L’attività d’indagine trae origine da una rapina perpetrata in danno di un imprenditore bagherese aggredito nell’androne di casa poco dopo la chiusura del proprio negozio.
I malfattori avevano seguito la vittima dall’esercizio commerciale sino all’interno del portone di casa, quando, travisati e con armi in pugno sono entrati in azione facendosi consegnare l’incasso e gli oggetti di valore.
Dai racconti dell’uomo ed a seguito di complesse e laboriose indagini, gli agenti sono riusciti a risalire al mandante della rapina, ovvero Francesco Costanzo un congiunto della vittima.
Proprio a seguito di una ricostruzione certosina del circuito relazionale del giovane, i poliziotti hanno scoperto una fitta rete di contatti tra il Costanzo ed alcuni malviventi palermitani.
Gli agenti hanno scoperto, tramite complesse e tecnologiche indagini, visionando immagini di videosorveglianza nonché attività di appostamento e pedinamento, che i malviventi avevano deciso di portare a segno delle rapine sempre più cruente e “fruttuose”; infatti il 30 novembre 2015, poco dopo le ore 09:30, quattro malviventi travisati, due dei quali armati di pistola, sopraggiunti a bordo di due scooter di grossa cilindrata, avevano perpetrato una rapina ai danni di un distributore di carburante Q8, sito a Misilmeri, nel corso della quale si erano impossessati della somma di € 3000,00 circa.
Consumata l’azione criminosa, i quattro si erano dileguati, facendo perdere le loro tracce.
Gli stessi intorno alle ore 08:30 dello stesso giorno avevano tentato di mettere a segno una prima rapina, sempre a Misilmeri, in danno della stazione di servizio FUEL POWER; in quella circostanza, gli addetti al distributore avevano intuito le intenzioni dei malviventi, che sentitisi scoperti hanno desistito nel timore che gli impiegati chiamassero la Polizia.
Gli investigatori hanno tracciato un profilo dei criminali dopo aver visionato le immagini che li immortalavano e grazie alle attività di appostamento e pedinamento hanno appurato che alcuni di essi indossavano capi d’abbigliamento utilizzati dagli autori dell’evento criminoso.
Tali elementi hanno fatto si che si chiudesse il cerchio intorno agli arrestati, le perquisizioni effettuate successivamente presso il loro domicilio hanno inoltre permesso di rinvenire proprio i capi d’abbigliamento indossati dai rapinatori e ripresi dai sistemi di videosorveglianza.
Svolta fondamentale per l’indagine è stata la rapina perpetrata in trasferta da alcuni di loro lo scorso 5 gennaio all’istituto di credito Toniolo di Marsala, sventata proprio dagli agenti del Commissariato P.S. di “Bagheria” e della Squadra Mobile di Trapani: in qull’occasione erano stati fermati proprio due degli odierni arrestati, ovvero Borgognone ed il “figlio d’arte” Filippo Bruno, di Natale, ritenuto ai vertici della “famiglia” di “Brancaccio”, arrestato nel 2014.

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