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Call center licenzia 186 persone a Milano e assume al Sud con le nuove agevolazioni

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Milano, chiude il call center di Cinisello Balsamo Call&Call Srl. La denuncia arriva dalle categorie del settore comunicazione di Cgil, Cisl e Uil. Il call center, che si occupa dei servizi di customer care per tre grandi gruppi finanziari italiani, Ing Direct, Agos Ducato e Fiditalia, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per circa 186 dipendenti. Intanto la holding approfittando degli incentivi previsti nel Job Act, assumerà altrettanti dipendenti nelle sue sedi italiane di Roma e Regio Calabria. Il risultato ottenuto sarà così doppio: da un lato prendere giovani con contratti meno costosi e più flessibili e ottenere gli sgravi fiscali del governo. Già da luglio il personale di Cinisello era in contratto di solidarietà di tipo difensivo, riuscendo così ad evitare il licenziamento di 41 persone. «Ma con una mossa spregiudicata — dice Sara Rubino (Slc Cgil) — la proprietà, senza aver mai comunicato le difficoltà legate alla gestione del contratto di solidarietà, ha dirottato parte del flusso di lavoro su altre sedi del gruppo, anche assumendo nuovo personale con il contratto a tutele crescenti e senza averci dato risposte rispetto a ciò che già vedevamo e di cui chiedevamo informazioni». Il gruppo societario dalla sua si difende affermando: «negli ultimi anni ci sono state perdite di esercizio significative non più sostenibili a seguito di un calo delle commesse e in presenza di costi generali incompatibili con il nuovo contesto di mercato. Da qui la necessità non più rinviabile di attivare la procedura di mobilità, trattandosi di una situazione strutturale e non congiunturale». Già lo scorso 10 aprile i lavoratori avevano reagito alla comunicazione con uno sciopero: adesso l’intenzione è trasformare una vertenza locale in una questione che riguardi nel complesso la società.

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