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Carabinieri arrestano il reggente “malato”. durante visita di controllo disposta dalla DDA emerge che può scontare la pena in cella


Condannato in primo grado a 8 anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso accertata e commessa a Giugliano nel 2012 e, successivamente, a causa di motivi di salute, sottoposto ai domiciliari.
Ma una recente visita di controllo operata da un medico incaricato dalla Direzione Distrettuale Antimafia ha fatto emergere una novità: le sue condizioni di salute sono compatibili con la carcerazione in istituto di pena.
I Carabinieri della stazione di Giugliano in Campania  hanno quindi dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea a carico di Giuliano Amicone, un 55enne del luogo già noto alle ffoo e ritenuto essere uno dei reggenti del clan camorristico dei “Mallardo”, operante per il controllo degli affari illeciti a Giugliano e nei comuni limitrofi.
L’arrestato è stato tradotto nel centro penitenziario di Secondigliano.

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