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Castiglion Fibocchi: circa mille capi di bestiame sequestrati dalla Procura di Arezzo e chiuso laboratorio per la caseificazione

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Questa mattina un intero allevamento di bovini e ovicaprini è stato sequestrato su disposizione del Giudice per le indagini preliminari Dr. Giampiero Borraccia su richiesta del Pubblico Ministero dr.ssa Angela Masiello. E’ senza dubbio il sequestro di animali vivi più imponente che si sia mai verificato in Provincia di Arezzo.

L’Indagine è nata dai Carabinieri Forestali della Sezione di p.g. della Procura di Arezzo e dal Gruppo Carabinieri Forestale di Arezzo nel gennaio 2017 in collaborazione con il preziosissimo contributo del NAS di Firenze.

I reati ipotizzati sono tre :

  1. 727 c.p.: detenzione del tutto incompatibile con la natura degli animali e produttive di gravi sofferenze, in particolare i capi si presentano in condizioni scadenti, stato nutritivo insufficiente, alimentati con mangiatoie tali da arrecare lesioni negli animali, ricoveri senza fondo impermeabile si da essere impedito il lavaggio e l’eradicazione di infezioni;
  2. 544 bis: dall’uccisione di animali mediante condotte omissive consistenti in: insufficiente somministrazione alimentare, prolungato stato di abbandono, prolungata inadeguatezza igienico sanitaria, da cui derivavano malattie non curate che cagionavano senza necessità la morte di 92 capi ovi caprini nel giro di pochi mesi;
  3. 544 ter: maltrattamento diffuso mediante più condotte omissive consistenti in insufficiente somministrazione alimentare, prolungato stato di abbandono, prolungata inadeguatezza igienico sanitaria dei ricoveri con contestuale diffusione di malattie e lesioni consistenti in gravi zoppie, flemmone interdigitale in stato avanzato, mammelle sature (indice di pregressi aborti o morti dei feti) proliferazione agenti infettanti, quali il batterio della coxiella burnetii.

Il Gip a seguito delle indagini condotte dalla Procura attraverso i Carabinieri Forestali, il NAS di Firenze e un proprio Consulente tecnico ha ritenuto la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza dei reati contestati in ragione delle condizioni di precarietà in cui gli animali versano, circa la precaria gestione dell’allevamento. Ritenuto che il perdurare di tale situazione – prosegue il GIP – potrebbe comportare l’ulteriore commissione dei reati già contestati e aggravare, oltre che protrarre, le conseguenze degli illeciti, dal momento che è urgente e necessario limitare la movimentazione degli animali infetti al fine di evitare la diffusione del morbo (coxiella) agli altri animali e all’uomo, nonchè la necessità di sottoporli alla profilassi da parte della ASL – ha disposto il sequestro preventivo di tutti i capi di bestiame detenuti e allevati dando la facoltà di individuare il custode e impartire idonee prescrizioni.

I Carabinieri Forestali, il Nas di Firenze, in collaborazioni con il Dipartimento della prevenzione dell’Azienda Toscana Sud Est questa mattina hanno eseguito il provvedimento mettendo i sigilli all’intero allevamento.

Durante il periodo di sequestro sarà la stessa ASL che dovrà impartire al custode prescrizioni e vigilare sulla loro corretta esecuzione.

Durante le operazioni di sequestro degli animali i Carabinieri del NAS di Firenze con i Carabinieri Forestali della Procura hanno accertato la presenza di un laboratorio per la caseificazione al cui interno si trovavano oltre 200 forme di formaggio realizzate con latte proveniente proprio dagli ovicaprini sequestrati e contaminati dalla coxiella burnetii responsabile della febbre Q trasmissibile all’uomo. Per questo i Carabinieri hanno subito chiuso i locali apponendo i sigilli per il reato di somministrazione di alimenti contenenti sostanze pericolose per la salute umana.

Le indagini proseguono.

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