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Catturato a Bangkok (Thailandia) il noto commercialista dianese SAGUATO

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E’ finita a Bangkok, nella capitale thailandese, la latitanza di SAGUATO Mauro, noto commercialista del dianese sfuggito alla cattura fin dall’ottobre del 2011. Di lui si era persa ogni traccia, da quando nei suoi confronti era scattato un provvedimento di arresto per concorso in bancarotta fraudolenta, aggravata e continuata. La primula rossa imperiese ha terminato la sua fuga dalla Giustizia italiana nella metropoli asiatica, scovato da un’indagine condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Imperia.

Sul commercialista pendeva una pesante sentenza di condanna a quattro anni di reclusione, motivo per cui la Procura della Repubblica di Torino aveva spiccato un mandato di arresto europeo per assicurarlo alle carceri italiane.

Ma SAGUATO era sparito nel nulla, portandosi al seguito i proventi delle sue malefatte.

Una vecchia vicenda processuale la sua, risalente alla fine degli anni ’90. All’epoca, l’accusa era riuscita a dimostrare che, in qualità di commercialista, si era inventato consulenze mai eseguite, emettendo fatture false per centinaia di milioni delle vecchie lire, probabilmente superando anche il miliardo, il tutto allo scopo di frodare il fisco. Tramite sue società aveva rilasciato a terzi documenti contabili gonfiati in un quadro di evasione fiscale imponente. In sostanza, fatture e conti falsi di società che si erano appoggiate al suo studio di commercialista.

SAGUATO Mauro, originario di Diano Marina, era all’epoca titolare della Public Relation & Administration, con due sedi a Torino e a Diano Marina (IM).

Le sue fatturazioni “fantasma” erano finite sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti. Tra l’imperiese ed il Piemonte SAGUATO era incappato anche in altre vicende finanziarie, a causa della sua sbarazzina gestione di delicate pratiche fiscali che hanno condotto alla bancarotta di società con condotte fraudolente.

SAGUATO si era illuso di potersi rifare una vita in Thailandia, lontano da tutti e da tutto, ma non aveva fatto i conti con gli investigatori e, soprattutto, con i militari del Nucleo Investigativo, che si erano rimessi recentemente sulle sue tracce.

I Carabinieri le hanno escogitate tutte per rintracciarlo, mettendo in campo tutte le tecniche investigative possibili, per ultimo una serie di indagini telematiche e sul web che hanno permesso di trovare una sua traccia a Bangkok. Una banale pubblicità thailandese, ovviamente incomprensibile per chi non conosce quella lingua, un’inserzione diffusa a Bangkok che propagandava SAGUATO quale “esperto professionista nel settore dei servizi finanziari”. Evidentemente il commercialista continuava a svolgere in Thailandia quello che era stato da sempre il suo mestiere in Italia.

E’ stata questa traccia quella fondamentale per giungere alla localizzazione di SAGUATO in Asia, traccia poi “approfondita” dai militari del Nucleo Investigativo con vere e proprie Indagini telematiche che hanno permesso il rintraccio del commercialista, dove viveva, la sua abitazione.

Giunto il momento propizio per mettere finalmente fine alla latitanza della primula rossa. Attivata l’Interpol, la polizia di Bangkok, della “Thai Immigration Bureau”, riusciva a catturarlo in un appartamento della metropoli.

Adesso SAGUATO è ristretto in un carcere thailandese in attesa della sua estradizione.

Le Autorità thailandesi hanno espresso un vivo apprezzamento per la collaborazione investigativa con quelle italiane.

Un forte plauso per la brillante operazione è stato infatti mosso al Nucleo Investigativo Carabinieri di Imperia e all’Interpol.

ARRESTO SAGUATO

KKKKK
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