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Cori e Sesto Calende gemellate nel nome dell’ingegnere Alessandro Marchetti

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La cerimonia nel chiostro di Sant’Oliva, a pochi metri dalle stanze che ospiteranno il futuro museo a lui dedicato

 

Esattamente nel giorno dell’85° anniversario della seconda Crociera Atlantica – la celebre Crociera del Decennale (1 luglio 1933) cui presero parte 25 idrovolanti SIAI-Marchetti S.55X che da Orbetello volarono alla volta di Chicago – i Comuni di Cori e Sesto Calende si sono uniti in un gemellaggio fortemente voluto dalle due amministrazioni e frutto di un percorso iniziato circa un anno fa. Il gemellaggio unisce le due città nel nome dell’ingegnere Alessandro Marchetti, uno dei più grandi progettisti aeronautici italiani, che a Cori nacque e ideò il suo primo aereo ispirandosi al volo dei falchi, e che a Sesto Calende (VA) visse i suoi successi, facendo della SIAI Marchetti, tra le due guerre, la più famosa industria aereonautica del mondo ed arrivando ad occupare undicimila di persone.

La cerimonia ufficiale si è svolta domenica mattina nell’incantevole scenario del chiostro del complesso monumentale di Sant’Oliva, impreziosita dai figuranti del Carosello Storico, in particolare dalla presenza dei priori, e arricchita dall’esibizione degli Sbandieratori dei Rioni di Cori. Ad apporre la firma sul Patto di Gemellaggio il Sindaco di Cori, Mauro De Lillis, e il vicesindaco di Sesto Calende, Giovanni Buzzi. Quest’ultimo, come ha tenuto a specificare egli stesso, ha rappresentato ai massimi livelli la sua città, momentaneamente “priva” di sindaco giacché il suo primo cittadino è stato eletto in consiglio regionale.

Alla cerimonia erano presenti esponenti della giunta municipale e del consiglio comunale di Cori, sia di maggioranza che di opposizione, oltre a una delegazione dell’amministrazione di Sesto Calende e ai rappresentanti del Gruppo Seniores SIAI Marchetti. Al centro del chiostro un modello fedele riproduzione della Chimera, il primo aeroplano disegnato e costruito dal giovane ingegnere.

Il tutto è avvenuto a pochi passi da quello che sarà il futuro Museo Alessandro Marchetti, dove saranno raccolti e custoditi documenti, materiale d’archivio, filmati d’epoca, foto, disegni, modelli che testimonieranno della straordinaria avventura professionale di questo pioniere del volo.

“Un rapporto di gemellaggio – ha affermato Mauro De Lillis – che non dovrà rimanere chiuso nei palazzi istituzionali, ma che dovrà coinvolgere le nostre comunità, in particolare con progetti che vedano protagonisti gli studenti, le scuole e le organizzazioni culturali”.

“Si apre oggi una pagina nuova – ha detto Giovanni Buzzi -. L’ingegner Marchetti ci ha dimostrato come un sogno possa essere seguito, perseguito e realizzato e che può essere non solo di un singolo individuo, ma farsi speranza e orgoglio di tutta una comunità”.

L’8 e il 9 settembre prossimi la stessa cerimonia si ripeterà nella città di Sesto Calende.

Com. Stam.

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