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Dopo incontro con il presidente della Regione Calabria Chiediamo modificazioni normative per l’accesso nella Pubblica amministrazione !

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Dopo la riunione con il presidente della regione Calabria ed il vice, risproniamo quanto stabilito al tavolo:  alla luce dell’ex art. 16 L. n°56/87 e l’art 35 co.1 lett. b del D.Lgs. 165/2001, che regolano le modalità di assunzione presso la PA nei casi in cui non è richiesto il titolo di studio superiore a quello della scuola dell’obbligo, sulla base di selezioni effettuate tra gli iscritti nelle liste di collocamento ed in quelle di mobilità, che abbiano la professionalità eventualmente richiesta e i requisiti previsti per l’accesso al pubblico impiego.

E visto l’art 11 del D.lgs 150/2015 che attribuisce alle regioni e alle province autonome i compiti legati all’avviamento a selezione di cui ex art. 16 L. 56/87; la USB ha fatto esplicita richiesta  del  riconoscimento con punteggio aggiuntivo nelle selezioni mediante chiamata pubblica e bandi di concorso istituiti per il reclutamento del personale per i Centri per l’Impiego della Regione Calabria, per quanti hanno svolto tirocini formativi e di inclusione sociale, ovvero per tutti i tirocinanti ex mobilità in deroga che hanno prestato la loro attività all’interno della pubblica amministrazione calabrese.

Modiche che permettono di avere enti pubblici efficienti e con organico adeguato, visto quanto accaduto in questi anni con il blocco delle assunzioni ed i vari  pensionamenti al punto tale di trovarci a fare i conti con uffici “evacuati” di organico.

Altro che proclami giornalieri di assunzioni, ogni ministro spara una cifra di assunzioni;  allo stato attuale l’organico è insufficiente in ogni posto di lavoro, e queste conseguenze le pagano i cittadini che ogni giorno sono a contatto con gli uffici.

La USB sta conducendo una battaglia per la contrattualizzazione del personale Tirocinante da anni, per dare stabilità di lavoro e famigliare a tantissime persone.

Quello che sta avvenendo in Calabria con il precariato è una smodatezza, peraltro sanzionata dalla comunità europea, un eccesso sulla pelle dei lavoratori inaccettabile, bisogna ridare dignità al lavoro e non essere mantenuti per oltre 10 anni in condizioni di tirocinio con un contributo mensile da fame!  La battaglia continua nelle prossime settimane per il riconoscimento della contrattualizzazione e chiudere con tutte le forme di lavoro flessibile.

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