Cronaca

Durante il ponte pasquale, tre arresti della Polizia di Stato, in tre distinte circostanze

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Palermo: E’ stato un ponte pasquale di “lavoro” per la Polizia di Stato che ha intensificato i suoi controlli su strada ed è riuscita a sventare furti, scovare evasi ed individuare chi si era reso responsabile di episodi estorsivi.

Nel corso del primo episodio, i poliziotti hanno tratto in arresto Marchese Pietro, 39enne palermitano, pluripregiudicato, poiché responsabile del reato di evasione dalla detenzione domiciliare.

L’uomo dovrà rispondere, anche, del reato di estorsione.

Le due condotte, penalmente rilevanti, contestate al Marchese, sono in realtà collegate perché l’estorsione è stata compiuta in un lasso temporale durante il quale, arbitrariamente, il pregiudicato si era allontanato dal suo domicilio.

Ieri, intorno a mezzogiorno, Marchese avrebbe avvicinato un automobilista che stava per rientrare nell’abitacolo della sua vettura nei pressi del “Foro Umberto I” ed avrebbe raccontato all’uomo di avere, poco prima, evitato che “alcuni giovinastri” danneggiassero la vettura, mettendoli in fuga.

L’automobilista avrebbe deciso di ringraziare Marchese, consegnandogli 50 centesimi di euro.

Tale dazione avrebbe generato la rabbia del pregiudicato, convinto che il suo slancio di altruismo valesse una ricompensa ben più sostanziosa, quantificata in 50,00 euro: Marchese, con mossa fulminea, avrebbe sottratto le chiavi della vettura all’automobilista ed avrebbe reclamato, a gran voce, la consegna della somma, pena il lancio delle chiavi in un tombino.

Dopo aver soddisfatto, a malincuore, la richiesta del Marchese, l’automobilista si sarebbe allontanato dal luogo ed avrebbe raggiunto la Questura per segnalare la vicenda occorsagli.

Nel giro di pochi minuti, più pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico avrebbero raggiunto il luogo ove si era consumato l’episodio estorsivo ed avrebbero individuato Marchese, compiutamente descritto dalla vittima.

A seguito di controlli effettuati presso gli archivi informatici della Polizia, è emerso come l’uomo fosse costretto in regime di detenzione domiciliare con finestre di permesso, incompatibili con quella durante la quale era stato sorpreso fuori dal suo domicilio.

Marchese è stato, pertanto, arrestato per evasione e denunciato per estorsione.

Nel contesto di un secondo episodio, è stato tratto in arresto Anselmo Paolo, 38enne pregiudicato di Terrasini, per il reato di tentato furto aggravato di autovettura.

Il malvivente dovrà rispondere, anche del reato di ricettazione di un’altra vettura.

Alle 4:00, circa, una Volkswagen Golf grigia, poi risultata rubata, con alcuni giovani a bordo, è giunta nei pressi dell’intersezione stradale tra le vie Libertà ed Agrigento. La vettura, secondo la ricostruzione di alcuni residenti della zona che, allarmati, hanno contattato il “113”, per alcuni metri sarebbe stata usata per spingere una seconda Volkswagen Golf, stavolta bianca, prima regolarmente parcheggiata in zona. Dalla Golf grigia sarebbe poi sceso un passeggero, appunto Anselmo, che, dopo aver infranto il finestrino della Golf bianca, si sarebbe introdotto nell’abitacolo ed avrebbe tentato di mettere in moto la vettura, “lavorando” alacremente sotto il cruscotto.

E’ proprio in questo frangente che è giunto un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che ha frustrato il tentativo di furto e di fuga di Anselmo.

A distanza di qualche isolato, è stata rintracciata la Golf grigia, risultata rubata in nottata in via Giacomo Cusmano ed abbandonata dai complici di Anselmo, in fuga.

Indagini sono in corso per risalire proprio alle loro identità.

Infine, presso un dormitorio comunale di via Messina Marine, è maturato l’arresto, da parte dei poliziotti del Commissariato di P.S. “Brancaccio”, di Missaghi Francesco, 67enne palermitano, responsabile del reato di evasione dal regime di detenzione domiciliare.

L’uomo, con un burrascoso passato tradottosi in un “importante” curriculum criminale, si trovava alla detenzione domiciliare. Dopo un acceso dverbio con un congiunto, Missaghi avrebbe deciso di abbandonare arbitrariamente quel domicilio ed avrebbe raggiunto il dormitorio per avere un luogo dove dimorare temporaneamente. Sarebbe stato notato armeggiare con un coltello dagli altri ospiti della struttura e da qui sarebbe scattato il controllo dei poliziotti che ha portato all’arresto.

L’uomo dovrà rispondere anche del porto abusivo di arma da taglio.

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