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Emergenza idrica nel Metapontino. Ugl e Cittadinanzattiva, Franconi, Vita e Iannicelli si dimettano.

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“È vietato in tutto il territorio di Policoro, Nova Siri, Scanzano Ionico, parte di Montescaglioso e Metaponto, a circa 50mila abitanti i cui paesi si affacciano sul Mar Ionio e sino a nuovo ordine, l’uso e il consumo del’acqua a scopo potabile e di cottura dei cibi. Con queste ordinanze firmate dai sindaci, la gente sta letteralmente impazzendo. Gli abitanti e tutte le attività commerciali dal 17 aprile hanno dovuto chiudere i rubinetti. Pazzesco, possono usare l’acqua pubblica per lavarsi o per pulire i pavimenti ma è assolutamente vietato berla o usarla per cucinare. Ma, continuano a darla ‘da bere’; poca chiarezza, Istituzioni assenti e barzellette: Il motivo? C’è troppo cloro nell’acqua”.

E’ durissimo il commento della coordinatrice locale  di Cittadinanzattiva di Policoro Anna Maria Lardo e del Segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano i quali si sono riuniti valutando una serie di iniziative da mettere in campo.

“Senza sconti per nessuno – proseguono Lardo e Giordano – chiediamo le immediate dimissioni di Flavia Franconi, Vice Presidente e Assessore alle Politiche per la Persona, dell’Amministratore unico di Aql, Michele Vita e del Direttore Generale dell’ARPAB, Edmondo Iannicelli. Sabato scorso, sapendo probabilmente della ‘bella accoglienza’ che avrebbero ricevuto in assemblea pubblica svoltasi a Policoro, nell’anfiteatro comunale stracolmo di cittadini, bene hanno fatto a non presentarsi consapevoli sicuramente della crisi  sociale che c’è in questi Comuni, in cui i sindaci hanno vietato di bere l’acqua dal rubinetto: hanno inviato i loro delegati a assorbire le lamentele della popolazione. Le analisi eseguite sulla concentrazione di trialometani nell’acqua, superano di circa il 30% la soglia prevista dalla legge. I Trialometani, secondo una nota del ministero della Salute, sono composti tossici che si possono formare quando il cloro entra in contatto con i materiali organici presenti nelle acque grezze. Questa situazione ha creato allarmismo nelle comunità e certamente ci si aspettava un minimo di serietà da chi oggi gestisce tali Enti: ciò, offendendo tutta la popolazione d’interi comuni interessati, non è avvenuto. Loro badano solo ai loro interessi economici e a riferire ‘yes-man’ ai politici di turno che li ha nominati e d’appartenenza. Tant’è la preoccupazione e paura della gente che ancora continua l’assalto ai supermercati e alle autobotti che riforniscono i cittadini di acqua potabile. Se non ci fosse nulla di preoccupante – continuano Giordano e Lardo – per l’Ugl e Cittadinanzattiva, perché l’assessore Franconi, i vertici di Acquedotto Lucano e Arpab non sono venuti a Policoro a rassicurare i cittadini che la presenza di trialometani è dovuta solo al processo di clorazione e non ci sarebbero quindi problemi di inquinamento ambientale? Cosa ancora vogliono nascondere? E’ normale che questi Enti non hanno laboratori accreditati per eseguire le analisi? La popolazione non è stupida, sa benissimo che sugli effetti sulla salute, alcuni dei trialometani sono stati classificati come possibili cancerogeni. Il più famoso è il cloroformio che ha effetti soprattutto sul fegato. Un altro trialometano dannoso per la salute è il bromodiclorometano, oltre agli effetti sul fegato questo elemento coinvolgerebbe anche i reni. All’incontro pubblico si chiedeva chiarezza, l’unica nota positiva che registriamo è stata la corretta esternazione del funzionario Asm: per il restante si è assistito ad un vero teatro del paradosso con solo parole della serie ‘Vedremo-Diremo-faremo’.

Per noi la richiesta d’obbligo è dimissioni di Franconi, Vita e Iannicelli i quali non conoscono il problema basilare delle questioni ambientali della nostra terra. L’auspicio è che la giustizia faccia il suo corso per la difesa di noi tutti. Bisogna essere tempestivi e lungimiranti per salvaguardare la nostra gente e il nostro territorio per anni dimenticati. Colpevoli ritardi di enti e istituzioni, che hanno peggiorato la situazione, è una tragedia di enormi proporzioni, ambientali e sociali. Si aggiunga a questo anche il vergognoso scaricabarile di responsabilità da parte della politica alla quale stiamo assistendo in questi giorni e il quadro desolante è completo. Assoluta mancanza di cura dei cittadini, di controllo e di manutenzione delle acque sul territorio insieme alle azioni irresponsabili e criminali della politica. Denunceremo il tutto e tutti alla Procura della Repubblica perché i signori che dovevano vigilare e garantire sulla salute pubblica non lo hanno fatto e continuano a non farlo: invece di costruire cartelli elettorali territoriali – concludono Lardo e Giordano -, per Cittadinanzattiva e Ugl facciano la cosa più dignitosa che gli rimane da fare dopo questo disastro: Franconi, Vita e Iannicelli si dimettano”.

Com. Stam. Ric. Pubbl.

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