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Gioco d’insieme, celebrato il convegno sul tema rugby integrato e disabilità, Rapuano: “Un’idea folle con un obiettivo sociale”

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Sport, disabilità e i benefici dell’attività sportiva sulla persona con disabilità e non solo: queste le parole-chiave del convegno

“Gioco d’insieme: il rugby diventa occasione di incontro ed integrazione”, organizzato dalla società sportiva Rugby Factory Benevento in collaborazione con la Questura della città sannita, Sport e Salute, Fondazione Giovanni Caporaso, l’Associazione Italiana Persone Down di Benevento ed inserito nell’iniziativa “Rugby per tutti, sempre attivi” della Federazione Italiana Rugby (FIR), che si è svolto sabato 23 settembre presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologia dell’Università degli Studi del Sannio. Presenti, tra gli altri, gli atleti della Rugby Factory Benevento e gli ImplaccAbili della Unione Rugby Capitolina di Roma, che hanno giocato una partita nel pomeriggio. 

“Nasciamo come Rugby Factory con due obiettivi ben precisi – afferma il presidente di Rugby Factory, Enzo Rapuano, dando avvio ai lavori della giornata: quello di lavorare nel campo del mini rugby, in collaborazione con le altre società del territorio, e dare supporto alle realtà che lavorano in ambito sociale. Abbiamo avuto la fortuna di incrociare sul nostro percorso altri amici che lavorano nel nostro stesso settore e non saremmo riusciti ad essere qui oggi senza il supporto di tutte queste istituzioni, a cominciare dalla nostra Questura. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno supportato la nostra “folle idea” e tutti coloro i quali lo faranno anche in futuro”. 

Sono intervenuti per i saluti istituzionali il vicequestore Vittorio Zampelli, il direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologia dell’Università degli Studi del Sannio, Pasquale Vito e il responsabile AICS Benevento, Francesco Bevellino. Hanno partecipato con i propri interventi, il presidente AIPD (Associazione Italiana Persone Down) Benevento, Riccardo Derna, il direttore del Servizio di Riabilitazione – ASL Benevento, Luigi Iacobacci con un importante excursus statistico sulle malattie dovute a cattive abitudini quali ridotta attività fisica, alimentazione non adeguata, tabagismo e altre dipendenze e i relativi ambiti di intervento, il professor Sandro Romano,  assistente sociale specialista e maestro di karate che ha sottolineato l’importanza dello sport e i valori da esso veicolati con un focus sui benefici della disciplina individuale che trova il suo “completamento” nelle discipline di squadra. Hanno proseguito con i propri contributi, Luca Refrigeri, docente di pedagogia dell’Università degli Studi del Molise, che ha spiegato quali sono i benefici, le criticità e le competenze specifiche nella pratica del rugby integrato con atleti con disabilità intellettivo relazionale e l’importanza di abbattere pregiudizi e stereotipi nei loro confronti, il vicepresidente della Federazione Italiana Rugby (FIR), Antonio Luisi che ha espresso piena apertura nella progettualità relativa alla pratica del rugby integrato, il direttore di Special Olympics – Team Campania, Salvatore Taurino, che ha raccontato la storia, l’evoluzione e le attività di Special Olympics, Federico Anitori e Flavio Favale, rispettivamente capitano e allenatore della squadra di rugby integrato “Gli ImplaccAbili” della Unione Rugby Capitolina di Roma che hanno raccontato la loro reciproca esperienza in ambito sportivo, Raffaele Cinicolo, tecnico della Rugby Factory, che ha spiegato le attività della società e ha introdotto due dei suoi più promettenti atleti, Francesco e Vincenzo, e Gianluca Iandolo, disability manager Rugby Factory Benevento e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Malattie Rare Dermatologiche Vascolari ODV che ha fatto una sintesi sulle motivazioni e le finalità del progetto “Gioco d’insieme”. Hanno, inoltre, dato la propria testimonianza sportiva gli atleti Giovanni D’Onofrio, rugbista delle Fiamme Oro, e Salvatore Perugini, ex pilone della Nazionale Italiana di Rugby.

Ad accomunare i relatori e tutte le persone presenti al convegno, un percorso condiviso: quello di dar vita a progetti inclusivi e di integrazione sociale che  permettano, a persone con disabilità e a tutti coloro che rientrino in quelle che vengono comunemente definite “categorie fragili”, di poter autodeterminarsi e sviluppare le proprie potenzialità attraverso lo sport, il rugby nello specifico. Un percorso che, anche grazie all’apertura dei Corpi dello Stato ai “lavoratori dello sport” e alla recente approvazione da parte della Camera dei Deputati della modifica dell’art. 33 della Costituzione che sancisce che “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”, offre un’ulteriore possibilità di crescita lavorativa e sportiva che era difficilmente ipotizzabile fino a non troppi anni fa. 

Un approccio, quello discusso e affrontato nelle sue diverse sfaccettature dai relatori, che prevede  una rielaborazione del paradigma sociale che metta la persona al centro di un percorso di crescita e sviluppo multidisciplinare, ma che sia anche in grado di scardinare tutti quei pregiudizi e quegli stereotipi sociali che emarginano l’individuo e ne ostacolano l’autodeterminazione. Un processo lungo e complesso che richiede interventi e competenze specifiche, che presuppone un imprescindibile avvicinamento alla dimensione della diversità e che trova nello sport uno strumento efficace, positivo e funzionale per lo sviluppo e il miglioramento di tutte le abilità e le potenzialità della persona. 

L’obiettivo in gioco non è semplicemente la salute della persona, ma il proprio benessere inteso come tutte quelle possibilità che vengono offerte all’essere umano sin dalla sua nascita e che gli permettono di raggiungere i propri obiettivi, di realizzare i propri sogni e le proprie aspirazioni e di raggiungere l’equilibrio psicofisico per vivere al meglio le proprie esperienze di vita in relazione con la realtà e l’ambiente circostanti. 

L’evento è stato realizzato con il patrocinio di: Comune e Provincia di Benevento, Università degli Studi del Sannio, Università degli Studi del Molise, ASL Benevento, Associazione Nazionale Malattie Rare Dermatologiche Vascolari ODV, Coni Campania, FIR Campania, Ansmes Campania, Comitato Italiano Paralimpico Regione Campania, Special Olympics – Team Campania, A.S.C. Campania, Pro Loco Samnium, F.A.B.A. Benevento, Misericordie Benevento, Cantine di Solopaca, Energa, Masseria Frangiosa, AICS Benevento, ASIA Benevento S.p.A., Lions International e Lions Benevento, Rugby Benevento Femminile, Streghe Benevento 2014 RFC.

Com. Stam. + foto

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