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Giornata in ricordo delle vittime della mafia e della criminalità, partito all’Ars il cammino della legge targata M5S


Il primo sabato di maggio di ogni anno potrebbe essere dedicato al ricordo delle vittime siciliane della mafia e della criminalità organizzata. Lo prevede un disegno di legge presentato nel 2013 dal gruppo parlamentare M5S all’Ars che ha cominciato oggi il cammino in commissione Affari istituzionali con la discussione generale e con la fissazione del tempo per la presentazione degli emendamenti al 23 marzo.

Il ddl mira a combattere il fenomeno della criminalità organizzata e mafiosa, anche, e sopratutto, con la coscienza e con la conoscenza. In occasione di questa giornata verranno organizzati, soprattutto nelle scuole siciliane di ogni ordine e grado, cerimonie, commemorazioni, iniziative, incontri e momenti di comune riflessione e narrazione dei fatti storici relativi al primo dopoguerra sino alla fine del secolo scorso, in modo da preservarne e custodirne la memoria storica.

La scelta della data non casuale: si è puntato, infatti, ad individuare un giorno feriale prossimo alla ricorrenza della strage di Portella della Ginestra. “Coscienza e conoscenza – spiegano i principali artefici del ddl, Salvatore Siragusa e Matteo Mangiacavallo  – nascono dal continuo ricordo, dal non perdere mai la memoria del passato. Ma non basta la sola memoria, occorre anche il continuo confronto, il continuo incrocio e il continuo raccordo delle idee e delle posizioni di tutti i cittadini e di tutte le istituzioni impegnate nella lotta alla mafia e ad ogni forma di criminalità organizzata, presenti sul territorio”.

Per questo l’atto parlamentare mira ad istituire anche un forum permanente contro la mafia e la criminalità organizzata ed un museo regionale della legalità. Il Forum – afferma Siragusa – è uno strumento di dialogo e confronto fra i soggetti istituzionali e della società civile coinvolti nella lotta contro la mafia e la criminalità organizzata e si fonda sulla necessità di concertare strumenti di supporto ed accompagnamento concreti per i percorsi di educazione alla legalità. Il museo mira a raccogliere, conservare, valorizzare ed esporre le testimonianze materiali delle vittime della mafia e della criminalità organizzata nonché dei loro familiari e delle associazioni, delle fondazioni e di tutti i soggetti coinvolti nell’attività di contrasto alla mafia”.
La legge sarà a costo zero per la Regione. Il personale che opererà all’interno del museo dovrà essere individuato tra quello già alle dipendenze dell’amministrazione regionale.

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