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Il progetto Ireba-19 (indifferenza e rifiuto alle esche e bocconi avvelenati) arriva a Taranto

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Venerdì 14.04.2023 a Taranto sarà ospite di Cool Dog Taranto l’istruttore cinofilo, noto a livello internazionale, Ivan Schmidt, (creatore e co-fondatore del progetto IREBA-19) per un workshop sull’indifferenza e rifiuto alle esche e bocconi avvelenati, dove si offrirà la possibilità ai proprietari dei cani, dopo un’introduzione teorica, di apprendere le tecniche e i protocolli per evitare e/o diminuire il rischio che il proprio animale assuma appunto esche o bocconi.

L’ideatore e creatore del progetto Ivan Schmidt afferma: “preso atto della crescente emergenza sul territorio nazionale dei ferimenti/infortuni e decessi legati all’assunzione di bocconi avvelenati o esche (100.000 avvelenamenti l’anno sul suolo nazionale) ho deciso di organizzare e mettere a disposizione della popolazione le mie competenze professionali per insegnare le tecniche di prevenzione, indifferenza e rifiuto alle esche e bocconi avvelenati. A livello teorico sarà svolta anche un’ampia parte dedicata alla prevenzione, al senso civico, al decoro. Le tecniche collaudate e in costante aggiornamento basate sul rinforzo positivo, hanno permesso di salvare ad oggi la vita di molti cani“.

IL PROGETTO

Il progetto nasce sull’onda dell’emergenza emersa grazie al triste picco nel 2019, dei molteplici casi di ferimenti e morti di animali sul territorio nazionale. Nel 2016 i casi di avvelenamento erano 23.500 esemplari. Nel 2018 sono stati avvelenati 60.000 cani di cui 1/3 circa ha perso la vita. Nel 2019 i casi registrati sono saliti a quasi 80.000 esemplari. I cani, secondo un recente studio, al 9% del totale della fauna avvelenata.  I dati ci dicono che, in Italia abbiamo circa 7 milioni di cani, questo significa che 10 cani ogni mille vengono avvelenati. L’emergenza sanitaria del Covid-19 ha de facto aumentato odio sociale verso i proprietari di cani, quindi vige stato di massima allerta.

Questa “pandemia sociale” andava affrontata ulteriormente rispetto a quanto già in atto; se da una parte il Ministero della Salute ha emanato, il 12 luglio 2019 un’ordinanza sul “divieto di utilizzo e di detenzione di esche avvelenate” dall’altra si evidenzia un’incapacità di applicazione delle Direttive Comunitarie sulla normativa ambientale e della mancanza di risorse e protocolli per le attività investigative. La maggior parte dei nuclei cinofili antiveleno (agenzie per l’ambiente ONG) agiscono su segnalazione e non hanno potere investigativo.

Il progetto IREBA-19 e relativi protocolli consolidati, come prefissato dalla Comunità Europea, si inserisce all’interno dei progetti di strategia per il benessere animale nell’EU. Il Roadmap progettuale consiste in quattro punti basali; benessere animale, prevenzione, analisi ed esperienza e sarà coadiuvato da un Corporate del Benessere Animale (Well-Being) composto in primis dall’Università di Udine Dipartimento delle Scienze Agroalimentari, Ambientali e Animali (Responsabile Scientifico del progetto Prof. Bruno Stefanon), Lega Italiana dei Diritti degli Animali (LIDA), Lega Italiana dei Diritti degli Animali Sez. Tigullio, Nutrigene Food SRL e un Team Veterinario. I principi del lavoro pratico sono quelli dell’addestramento etologico.

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