Apertura

Il virus “Gettonopoli” colpisce anche il comune di Gela


Il fenomeno “Gettonopoli” sbarca anche a Gela. La denuncia, come avvenuto già in altri comuni siciliani, è arrivata dal M5S. Ancor più di quanto registrato ad Agrigento e Siracusa, i dati estratti dall’attività 2013-2014 dell’amministrazione gelese hanno dimostrato come gli eletti comunali amassero di gran lunga il proprio lavoro. Gli “stakanovisti” di Gela si sono infatti riuniti in commissione più volte ogni giorno, moltiplicando senza sosta l’ambito gettone, fissato a 60 euro. Solo nel 2013 si sono tenute ben 1326 riunioni di commissione e 71 sedute consiliari, per un costa di circa 430 mila euro. Nel 2014 l’attività lavorativa ha avuto qualche giorno di sosta, registrando comunque lo scandaloso numero di 1274 sedute di commissione e 76 sedute consiliari. A tutto ciò vanno anche aggiunti i costi dei rimborsi ai datori di lavoro a causa delle assenze dei consiglieri occupati al Comune, fino alla scandalosa spesa annua di circa 800 mila euro.

In ordine di tempo gli ultimi comuni siciliani colpiti dal virus “Gettonopoli” sono stati Acireale e Canicattì. Nel primo ammonterebbero a circa 200 mila euro i costi per le sedute della commissione consiliare tra luglio 2014 e gennaio 2015. A questi andrebbero aggiunti 71 mila euro per il Consiglio per un totale di circa 270 mila euro. A Canicattì invece la Corte dei Conti ha avviato un’indagine sui costi del consiglio e delle commissioni consiliari. Risulterebbero anche qui eccessive le riunioni del consiglio, che per mancanza del numero legale sarebbero state saltate, ma che avrebbero comunque dato ai consiglieri l’erogazione del tanto ambito gettone di presenza, per un costo di quasi 100 euro a seduta per consigliere comunale.

KKKKK
128 views
bookmark icon
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com