Italia

La logistica nuova via di sviluppo per l’Italia

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Nello scacchiere mondiale il controllo delle vie di comunicazione e l’intercettazione dei traffici mercantili è stata la più grande ambizione di principati, regni, stati. In un determinato periodo storico, l’Italia, attraverso le Repubbliche Marinare, controllava e gestiva il flusso delle merci in transito nel Mediterraneo, poi vicende storiche che tutti conosciamo, hanno spostato i traffici in altri mari.

Oggi il Mediterraneo è tornato ad essere il mare più importante per il transito delle merci, l’Italia ancora oggi si trova impreparata ad intercettare tale flusso.

Il CSAG da anni in tutti gli incontri ha promosso e promuove il porto industriale di Gela a nuovo Hub del Mediterraneo. Gela ha la fortuna di trovarsi al centro della costa meridionale della Sicilia e al centro degli ingressi del Mediterraneo: Gibilterra e Suez.

Siamo contenti degli esiti ottenuti al Senato dal recente incontro con l’amministrazione gelese, tutto sembra muoversi nella giusta direzione, del resto dopo il disimpegno dell’ENI, a Gela rimane un porto industriale e antistante ad esso l’ex raffineria, che bonificata, potrà ospitare i piazzali e strutture per la logistica, ma non solo, unitamente alle aree industriali presenti a Gela, confinanti con la ex raffineria, siamo pronti ad ospitare tutte quelle aziende che vicino ai porti importanti lavorano sia sulle merci in transito, sia sulla costruzione-manutenzione dei natanti.

In questa ottica si giustificano e si rendono indispensabili e di rapida realizzazione i collegamenti viari già previsti come l’autostrada Siracusa-Gela, la nord-sud. Inoltre essendo già presente a Catania l’interporto, nel quale saranno destinate a transitare parte delle merci in arrivo  al porto di Gela, il collegamento ferroviario veloce e l’autostrada Gela-Catania. Naturalmente in un progetto di questa rilevanza, al fine di poter inviare le merci in arrivo nel nord Italia ed oltre, si dovrà riparlare di Ponte sullo Stretto e di alta velocità tra il nord e sud Italia.

Se di sviluppo vogliamo parlare, insieme all’agricoltura e il ritorno al turismo, la logistica potrebbe rappresentare per questa area la maggiore fonte di reddito e di occupazione.

Se l’Italia intera comprenderà il vantaggio di intercettare il flusso di merci in transito nel Mediterraneo, che rappresenta un grande giro d’affari per tantissime società di innumerevoli settori, allora eviteremo di far fare la circumnavigazione dell’Europa alle navi che transitano nel Mediterraneo, a pochi KM da Gela, ma soprattutto arricchiremo l’Italia, al posto di arricchire oggi Olanda e Germania.

In un percorso virtuoso che potrebbe finalmente creare l’Hub portuale sul Mediterraneo, un altro tassello indispensabile diventa l’ingresso di Gela nell’Autorità portuale di Catania, iter già avviato ed in corso di completamento.

È ovvio che in tutto questo percorso c’è il passaggio di Gela, Piazza Armerina e Niscemi alla Città Metropolitana di Catania, passaggio rimandato dall’Assemblea Regionale Siciliana, la stessa ARS che dal 2013 ad oggi ha prodotto 8 Leggi Regionali sull’argomento, non trovando il coraggio di concludere una riforma da loro iniziata, rinviando la conclusione alla prossima legislatura.

Ma noi ci siamo, da più di 12 anni, continueremo ad esserci, il tempo non ci spaventa.

KKKKK
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