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la Polizia ferma un marocchino per ricettazione di apparecchiature elettroniche scoperta in un’ abitazione nel cuore di Ballaro


La Polizia di Stato, nell’ambito dei potenziati servizi di controllo del territorio nel centro storico, disposti dal Questore, ha proceduto al fermo di indiziato di delitto a carico di Anouar Adbelilah, marocchino 29enne, pregiudicato, ritenuto responsabile del reato di ricettazione.

Ieri pomeriggio, intorno alle ore 17.30, i falchi della Squadra Mobile di Palermo, diretta dal Dr. Rodolfo Ruperti, percorrendo via Roma e precisamente all’angolo con Via Bologna, sono stati attratti dalle urla di una donna che, poco prima, era stata derubata del proprio telefono cellulare, che teneva in mano, ad opera di un giovane di circa 20/25 anni, di cui forniva una dettagliata descrizione, successivamente fuggito in direzione via Bologna.

Gli agenti, riconoscendo nelle descrizioni fornite dalla donna, quale possibile autore dello scippo, un individuo,  già da loro precedentemente tratto in arresto per analoghi reati, si sono posti  immediatamentealla alla ricerca nella zona segnalata.

Il malvivente è stato rintracciato poco dopo in Corso dei Mille e, condotto in Ufficio, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il delitto di furto con strappo. Costui si era, però, nel frattempo disfatto del cellulare sottratto alla donna, dichiarando di averlo venduto al mercato di Ballarò per  la somma di 40 euro.

 A questo punto i poliziotti, sfruttando l’ esperienza maturata e l’approfondita  conoscenza del territorio, hanno predisposto un mirato servizio presso il noto mercato rionale, al fine di individuare un soggetto di origine marocchina, noto agli operatori come abituale ricettatore di merce rapinata o oggetto di furto.

Le pattuglie hanno, pertanto, cinturato l’intero quartiere di ‘Ballarò,  perlustrando vicolo per vicolo il mercato, fino a quando sono riusciti ad individuare in lontananza il soggetto ricercato.

Lo stesso, alla vista degli operatori, si è dato a precipitosa fuga per gli stretti vicoli, cercando di far perdere le proprie tracce, fino a quando, dopo un rocambolesco inseguimento, è stato bloccato.

 Il giovane, privo di documenti, è stato identificato per ANOUAR Abdelilah, 29enne marocchino, residente in via Trappetazzo.

Dietro esplicita richiesta, l’ANOUAR  ha consegnato agli operatori un telefono cellulare che ha asserito di aver comprato poco prima e, che dopo i primi accertamenti, è risultato essere quello strappato alla donna, in Via Roma.

Gli agenti della Squadra Mobile hanno deciso, pertanto, di effettuare una perquisizione presso la residenza di Anouar sita nel cuore di Ballarò. All’interno del bilocale i poliziotti hanno  rinvenuto più di 100 apparecchi elettronici, tra cui telefoni cellulari e Smart Phone di varie marche, Tablet, macchine fotografiche, strumentazione elettronica di ogni tipo, orologi; il tutto occultato sotto il letto, negli armadietti della cucina e persino in bagno: una vera e propria centrale di merce ricettata.

L’ANOUAR  ha affermato di avere acquistato tutta la merce rinvenuta da altri soggetti, di cui non era in grado di fornire le generalità, e di rivenderla abitualmente al mercato di Ballarò.

Le apparecchiature rinvenute, unitamente a circa 500 euro, ritenute di provenienza illecita, sono state catalogate e poste sotto sequestro.

 La merce ritrovata avrebbe un valore sul mercato illecito di 10.000 euro circa.

All’interno dell’abitazione sono state, inoltre, sequestrate numerose banconote di valuta straniera, provenienti dai più disparati paesi del mondo e ritenute probabile provento di rapine o furti ai danni di turisti che quotidianamente affollano il centro cittadino.

Inoltre, durante le fasi della perquisizione, è stato rilevato che il contatore dell’energia elettrica risultava essere staccato nonostante la corrente elettrica venisse regolarmente erogata. Veniva, pertanto,

 fatto intervenire personale dell’Enel che a seguito del controllo ha  riscontrato un allaccio abusivo e fraudolento.

 Alla luce di quanto emerso, gli agenti della Squadra Mobile hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto a carico dell’ ANOUAR Adbelilah per le ipotesi di reato descritte e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, lo hanno condotto presso la Casa Circondariale  “Pagliarelli”.

Sono in corso accertamenti volti ad individuare la provenienza delle apparecchiature elettroniche poste in sequestro.

Alla luce degli accertamenti effettuati, appare verosimile, inoltre, che il fermato disponesse di sofisticati software volti a neutralizzare i codicil di identificazione, IMEI, degli apparecchi telefonici.

La Polizia di Stato invita i cittadini che, nell’ultimo periodo, abbiano subito la sottrazione di uno degli oggetti rientranti nelle categorie citate, a contattare l’utenza telefonica,  091 210692, per accertare l’eventuale presenza del loro bene negli Uffici della Squadra Mobile. A tale scopo sarà necessario fornire riscontri sulla proprietà del bene.

KKKKK
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