Con la sua reflex cattura emozioni e le regala allo spettatore. Lei è Francesca Randazzo, palermitana ma vive e lavora a Roma. Una passione, quella per la fotografia, nata da bambina, osservando suo zio: “Lo vedevo girare sempre con la sua macchinetta fotografica ed ero incuriosita da come un attrezzo come quello, una scatola di dura plastica rigida potesse riprodurre “emozioni” catturate da un solo clic”. Dalla curiosità alla passione: “Col passare del tempo anche io, pur se nel mio piccolo – racconta Francesca – andavo in giro con piccolissime macchine fotografiche e qualsiasi cosa vedessi che mi creava stupore dovevo assolutamente farla mia. Una volta riuscii a convincere mio padre ad acquistare addirittura una polaroid tutta per me, tanta era l’impazienza di vedere ciò che avevo fotografato”. Dall’amore per le immagini alla necessità di perfezionarsi: “Pur rimanendo nel tempo solo una semplice amante della fotografia – spiega – mi rendevo conto, però, che necessitavo di acquisire un po’ di tecnica, perché prendevo consapevolezza di avere necessità diverse e ottenere immagini che sempre più riuscissero ad emozionarmi, così, qualche hanno fa ho comprato la mia prima reflex semiprofessionale scelta con cura – ne avevo avute anche altre prima – per iniziare un’avventura che mi regalasse emozioni sempre più intense”. Non solo una passione: “Posso affermare che, per quanto mi riguarda, sia anche uno strumento terapeutico – dice-. Quando sento la necessità di stare con me stessa, intimamente, prendo la mia macchina e vado in giro. Mi sento vera ed esprimo e cerco – come anche ricerco – quella parte di me che vedo oltre un semplice obiettivo”.
di Serena Marotta
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