Solo nel 2014 in Sicilia si sono verificati ben 65 infortuni mortali. Questi i dati di un importante quanto tragico studio dell’Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering. Una classifica che, amaramente, vede l’isola siciliana seconda tra le regioni del Sud, dopo la Puglia, e quinta su scala nazionale. A precederla la Lombardia con 86 morti, l’Emilia Romagna con 72, la Puglia con 68 ed il Piemonte con 66.
Un bilancio che fa paura e che in Sicilia, contando i primi mesi del nuovo anno, raggiunge le 77 vittime. Primo posto invece per quanto riguarda la provincia palermitana, dove nel 2014 si sono verificati quattordici infortuni mortali. Dodici quelli rilevati nel messinese e altrettanti nella provincia etnea. Proseguendo, undici nel siracusano, dieci a Caltanissetta, sei ad Enna, cinque a Trapani, quattro ad Agrigento e tre a Ragusa. Un’isola, quella accanto allo stivale, che si ritrova al quarto posto italiano per quanto riguarda l’incidenza di mortalità sulla popolazione lavorativa, con un percentuale pari al 49,2 contro una media nazionale del 33,2. Da ulteriori analisi risultano essere i i cinquantenni i soggetti maggiormente coinvolti. Il settore che più di tutti vive il dramma delle morti, secondo quanto riportato dalle elaborazioni dei dati Inail, è quello edile, seguito dal manifatturiero.
di Giuseppe Terzo
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