Concerti

L’Orchestra Filarmonica della Calabria incanta Tindari, teatro in estasi sulle note dei grandi classici

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Il Parco Archeologico accoglie il 2024 con il Gran Concerto di Capodanno  Nel frattempo cala il sipario su “Lux in Tenebris”, la rassegna natalizia fa il pieno di applausi

Tindari – Un coro ritmato di applausi scandisce le frizzanti melodie della celebre “Marcia di Radetzky” di Johann Strauss, brano che tradizionalmente chiude il concerto di Capodanno dell’Orchestra Filarmonica di Vienna. Allo stesso modo l’Orchestra Filarmonica della Calabria ha chiuso il Gran Concerto di Capodanno con cui, venerdì 5 gennaio, il teatro antico di Tindari ha voluto salutare il nuovo anno. L’inedito evento, organizzato dal Coro Lirico Siciliano assieme al Parco Archeologico di Tindari nell’ambito dell’applauditissima rassegna natalizia “Lux in Tenebris”, è stato fortemente voluto dalla direttrice del Parco, l’architetto Anna Maria Piccione, che ha curato l’organizzazione in ogni dettaglio, regalando al numeroso pubblico presente a teatro un’indimenticabile “matinee” all’insegna di brani e arie che hanno segnato la storia della musica classica nel mondo. Da Giuseppe Verdi a Johann Strauss, da Giacomo Puccini a Pietro Mascagni, con un’incursione nel repertorio cinematografico firmato Ennio Morricone, l’Orchestra diretta dalla bacchetta del vulcanico Filippo Arlia ha omaggiato il pubblico di Tindari con un tripudio di archi, fiati e percussioni.

Impeccabile l’esibizione della soprano Maria Francesca Mazzara, la cui naturalezza nel canto si è espressa ai massimi livelli nell’interpretazione di alcune arie tratte da La Bohéme e La Traviata. Ma l’incanto tocca l’apice con “C’era una volta il West” di Morricone, dove la cantante lirica sprigiona una voce potente e delicata, in grado di accarezzare il cuore degli spettatori. Assieme a lei i due tenori Federico Parisi e Alberto Maria Munafò, a cui il pubblico ha tributato applausi a scena aperta per la toccante interpretazione di “Love Theme” di Ennio Morricone, celebre brano tratto dal film “Nuovo Cinema Paradiso”. Il finale è tutto sulle note di Strauss, con gli intramontabili valzer, il pizzicato-polka e la travolgente marcia di Radetzky, per onorare l’autentica tradizione viennese e austriaca dei concerti di Capodanno. Tra gli spalti esplode l’entusiasmo, col pubblico in piedi a battere il tempo con le mani durante il famoso ritornello. È una vera festa della musica.

All’evento erano presenti anche S. Ecc. il Prefetto di Messina, dott. Cosima Di Stani; il vicequestore aggiunto Salvatore Di Blasi, dirigente del Commissariato di Polizia di Patti; il tenente colonnello Salvatore Pascariello, alla guida della Compagnia dei Carabinieri di Patti; il presidente del Consorzio intercomunale “Tindari – Nebrodi” Vicenzo Princiotta Cariddi; il sindaco di Patti Gianluca Bonsignore, con gli assessori Daniele Greco e Salvatore Sidoti; il presidente del Consiglio comunale Giacomo Prinzi; il sindaco di Tripi Michele Lemmo. «Il concerto di Capodanno al teatro greco di Tindari era un evento a cui tenevo particolarmente e l’entusiasmo del pubblico non ha fatto altro che confermare la bontà di questa scelta. Rimaniamo convinti – è il commento dell’arch. Anna Maria Piccione, direttrice del Parco – che la valorizzazione dei siti archeologici e la diffusione della loro conoscenza passino anche attraverso l’organizzazione di eventi culturali nuovi e dinamici. Oggi raccogliamo i frutti di un lavoro intenso che abbiamo iniziato sin dal mio insediamento alla guida del Parco, grazie soprattutto alla capacità di fare rete e di aggregare intorno ad un unico obiettivo le tante realtà istituzionali e associative del territorio, dai Comuni al Consiorzio “Tindari – Nebrodi”, senza tralasciare le Proloco, con in testa quelle di Patti e Tindari. Insieme abbiamo lavorato senza sosta per dare maggiore visibilità ai tanti siti del Parco archeologico attraverso operazioni culturali che si sono rilevate vincenti. La Rassegna è nata per lanciare un messaggio di luce e di speranza; un messaggio che il Parco ha voluto trasmettere al territorio e che credo sia stato colto appieno. Ma è anche un messaggio di aggregazione, perché solo insieme, lavorando in sinergia, possiamo contribuire alla valorizzazione di questi siti straordinari. Ci auguriamo di proseguire lungo il percorso già tracciato». Nel frattempo cala il sipario su “Lux in Tenebris”, prima rassegna natalizia organizzata dal Parco archeologico. Spenti i riflettori, è tempo di bilanci: se il Gran Concerto di Capodanno ha rappresentato la classica “ciliegina sulla torta”, particolarmente apprezzati dal pubblico sono stati i due recital prodotti in collaborazione con la Proloco di Patti e andati in scena a Tusa e alla Villa Romana di Patti Marina, grazie alla potenza evocativa di testi magistralmente interpretati da Elena Maccagnano, Elio Crifò, Antonio Putzu e Fabio Sodano. Grande successo hanno riscosso, inoltre, le installazioni che hanno irradiato di luce propiziatoria i tanti siti del Parco e alcuni luoghi simbolo del territorio, tra cui il grande scoglio situato al largo del Golfo di Patti. Un coro di apprezzamenti anche per l’evento “La Notte della Cometa”, nell’ambito del quale l’Osservatorio Astronomico di Palermo ha guidato gli spettatori alla scoperta del cielo di Tindari e delle sue due stelle rappresentative:  Castore e Polluce, il cui mito permea le atmosfere tindaritane sin dalla notte dei tempi. «È stata una sfida avvincente, un’avventura bellissima. Abbiamo animato i siti del Parco – dichiara la direttrice artistica Anna Ricciardi – attraverso contest, eventi culturali e musicali, recital, esposizioni presepiali, installazioni luminose. La rete culturale nata sotto la spinta della direttrice Anna Maria Piccione è stata più che mai proficua ed è cresciuta a vista d’occhio coinvolgendo, per esempio, realtà come la Daf Produzioni per l’organizzazione di eventi dedicati ai più piccoli. Adesso ci prepariamo alla stagione estiva, con l’auspicio di poter organizzare la seconda edizione de “Il Sorriso degli Dei”, senza tralasciare qualche evento primaverile a cui stiamo già lavorando».    

Com. Stam. + foto

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