Milano – Polizia di Stato – Per la prima volta applicata la Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza ad un semplice indiziato per il reato di Stalking

A seguito dell’attività di prevenzione e contrasto della violenza di genere effettuata dalla Divisione Anticrimine della Questura di Milano, su proposta del Questore Marcello Cardona, la Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del locale Tribunale ha applicato per la prima volta la sorveglianza speciale di P.S. ad un filippino, classe 1994, ritenuto socialmente pericoloso in quanto indiziato di gravissimi atti persecutori nei confronti della sua ex-compagna convivente, anch’ella filippina, classe 1990.

Lo stalker, al momento non ancora condannato, si è reso responsabile di una vera e propria persecuzione, con vessazioni di ogni tipo, dopo che la donna ha deciso di porre fino al loro tormentato rapporto sentimentale, decisione a cui l’uomo ha reagito con condotte prevaricatrici e punitive.

Le violenze fisiche e psicologiche hanno reso necessario diversi interventi delle volanti; in particolare, a febbraio di quest’anno, l’uomo è stato arrestato per stalking e violenza sessuale dopo aver minacciato la sua ex, che si opponeva alle sue richieste, con un coltello. Pochi giorni prima, l’uomo aveva preso a calci la porta d’ingresso della sua abitazione.Per prevenire più gravi conseguenze, nell’ambito dell’attività di contrasto alla violenza di genere svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Milano, nonostante l’assenza di condanna, ma vista la presenza di gravi e fondati indizi, il soggetto è stato proposto per l’applicazione della Sorveglianza Speciale al Tribunale che, in applicazione dell’art. 4 del Codice Antimafia, lo ha ritenuto socialmente pericoloso. Tale norma, a seguito della riforma del novembre del 2017, consente l’applicazione della sorveglianza speciale anche ai semplici indiziati di stalking, anche se non ancora condannati, proprio come già avveniva ed avviene per gli indiziati per mafia. Lo scopo è prevenire che tali situazioni degenerino in più gravi reati, in modo del tutto autonomo rispetto al procedimento penale, che spesso richiede tempi più lunghi. Il Tribunale ha imposto all’uomo delle prescrizioni, come l’obbligo di permanere in casa dalle 22 alle 7, gli è stato imposto un divieto di comunicazione con la vittima con ogni mezzo, il divieto di frequentazione dei luoghi dalla stessa abitualmente frequentati e un obbligo di tenersi sempre ad almeno 1000 mt di distanza dalla donna.